Il crossover di cui non avevamo bisogno. Ecco la tesi che mette insieme vaccini e scie chimiche

No, il Morgellons non esiste e di certo non si trova nei tamponi dei test diagnostici

Eppure qualcuno al cinema lo aveva già detto che «incrociare i flussi è male». Una tesi di complotto da sola è già potenzialmente dannosa di suo, figuriamoci cosa succederebbe se venissero fatti dei crossover tra complottismi molto diversi, come quello tra No vax e scie chimiche. Purtroppo non stiamo scherzando: è successo davvero. Ci avete segnalato un video, che riprende alcuni filmati caricati in una chat di WhatsApp, dove si mostrano diverse clip (a bassa risoluzione) in cui si vedono quelle che sembrano delle «analisi al microscopio», dove verrebbe svelata la presenza di «chip-viventi» simili a dei vermetti che si contorcono se si avvicinano a delle bacchette. Il filmato si intitola «Tampone esaminato al microscopio, se in questo modo non vi svegliate allora….».

Questi video proverrebbero dai tamponi per il nuovo Coronavirus. Seminare diffidenza sui test diagnostici è uno dei cavalli di battaglia usati dai No vax per sminuire la reale entità della pandemia, quindi l’esigenza di vaccinare quante più persone possibili. I teorici delle scie chimiche invece, sostengono che esistono ben altre malattie, come il Morgellons, dovuto secondo loro alle scie emesse dagli aerei. Tutto questo, come vedremo, proviene dagli Stati Uniti e la natura dei filmati è molto meno drammatica di quanto sembra.

Per chi ha fretta

  • Una signora americana osserva che alcune fibre tratte dai tamponi per i test diagnostici si muovono. Non sapendo che si tratta di un comune effetto elettrostatico ci fa un video che diventa subito virale
  • Nonostante i fact-checker americani avessero già facilmente smontato le tesi del video, l’idea viene riciclata diversi mesi dopo in Italia
  • Si sostiene che si tratta di un misterioso materiale vivente, e lo si identifica come qualcosa in grado di trasmettere il Morgellons
  • Niente paura: il Morgellons non esiste. Secondo i complottisti sarebbe emesso dalle scie chimiche
  • Quelle che i complottisti chiamano scie chimiche sono in realtà scie di condensa emesse dai comuni aerei civili e militari

Analisi

Tutto è cominciato negli Stati Uniti, quando una donna del Michigan mostra su Facebook un video (con la voce di Donald Trump in sottofondo), dove le fibre dei tamponi usati per i test diagnostici, si comportano in modo a suo dire «strano». Avvicinando delle bacchette alle fibre, queste sembrano prendere vita.

Secondo l’improvvisata sperimentatrice si tratterebbe di materiale vivente veicolo di una malattia, il Morgellons. «I Poteri forti non ce lo dicono», ma per qualche ragione stanno inserendo nei tamponi per diagnosticare la Covid-19 un patogeno ben più terribile del SARS-CoV-2. C’è solo un problema: il Morgellons non esiste.

Qualche madre ansiosa trovando delle fibre di tessuto addosso ai propri bambini, correlata temporalmente a sintomi di qualche tipo, ne ha dedotto che si trattasse di «nano-materiali» rilasciati attraverso le scie degli aerei, che non sarebbero scie di condensazione, ma emissioni misteriose emesse per avvelenarci tutti. Da allora tutti i guru delle scie chimiche si sono convinti dell’esistenza di questa malattia, mai accertata in studi seri sottoposti a peer review.

Ma allora come mai quelle fibre sembrano prendere vita? A svelare il «mistero» ci hanno pensato i colleghi di Reuters: si tratta del complotto dell’elettrostatica (ma trattandosi di un filmato, si potrebbe spiegare anche con una piccola corrente d’aria). Una arcana conoscenza riservata agli studenti delle scuole medie anche se è probabile che qualche insegnante diverta i suoi scolari anche alle elementari, mostrando le meraviglie dell’elettrostatica.

I fatti originali risalgono al gennaio scorso. Tuttavia qualcuno ha pensato bene di riciclare questa narrazione e importarla da noi. L’autore del video italiano parla di «mergelon», dimostrando di non essere informato nemmeno riguardo alla tesi di complotto a cui vorrebbe maldestramente rifarsi. Abbiamo visto che si parla infatti di Morgellons.

È possibile vedere nel sito dell’autore un filmato dove le clip mostrate su WhatsApp appaiono montate assieme, riscontrando così che si tratta di un «format» copiato dal filmato della donna del Michigan, ma reso in maniera un po’ più «credibile». In questo caso nel filmato si va oltre. Possiamo infatti ammirare un altro strano fenomeno che si manifesta se uno dei pelucchi neri mostrati nel filmato entra in contatto con dell’acqua. Questa a sua volta sembra animarsi. Così ci tocca svelare un altro complotto: quello dell’idrostatica, altro segreto che si impara nella scuola dell’obbligo.

Conclusioni

Assicuratevi che i vostri figli recepiscano bene le lezioni durante l’ora di Scienze e pretendete che si insegni in classe anche il metodo scientifico. Così inoculerete ai ragazzi un altro importante vaccino: quello contro la disinformazione, in favore dello spirito critico, mettendoli al riparo da truffe e figuracce varie. Soprattutto, cresceranno certamente più svegli.

Open.online is working with the CoronaVirusFacts/DatosCoronaVirus Alliance, a coalition of more than 100 fact-checkers who are fighting misinformation related to the COVID-19 pandemic. Learn more about the alliance here (in English).

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