Il Veneto verso la zona arancione. Zaia: «Ancora 29 morti ma c’è luce in fondo al tunnel. Oltre 2 mila studenti positivi»

Il virus, adesso, colpisce la fascia 45-64 anni e meno quella degli anziani. Un segnale chiaro per Zaia: «Significa che, dove abbiamo vaccinato, non c’è più infezione»

«C’è una flessione tendenziale ma ancora non confermata. Insomma, c’è luce in fondo al tunnel. È un dato importante. E possiamo annunciare che dalla prossima settimana, non so se da martedì o mercoledì, saremo in zona arancione». Così Luca Zaia, governatore del Veneto, ha presentato oggi in conferenza stampa i dati Covid delle ultime 24 ore. I tamponi eseguiti sono oggi 39.925 tra i molecolari e gli antigenici. I positivi dall’inizio della pandemia, invece, 386.038 (oggi +1.567) mentre gli attualmente positivi quasi 38mila (37.999). L’incidenza è del 3,92. I decessi 29.


Il virus colpisce meno gli anziani

I ricoverati sono 2.230 (-12 nelle ultime 24 ore) mentre in terapia intensiva si trovano ancora 299 persone (+1). I guariti e i dimessi delle ultime 24 ore sono 18.226. «La fascia d’età più colpita dal virus, così come per le mortalità, è quella dai 45 ai 64 anni, non più gli anziani. Questo significa che, dove abbiamo vaccinato, non c’è più infezione. Colpiti oltre 2mila studenti della fascia 7-14 anni che, dall’inizio della pandemia, sono stati 22mila», ha aggiunto Zaia.


I vaccini scarseggiano

24.356 i vaccini eseguiti nelle ultime 24 ore: «Abbiamo perso 10 mila vaccinazioni rispetto al giorno precedente perché non sono arrivate le dosi. Avremo ancora “turbolenze” in volo», ha concluso. Problema che il governatore del Veneto, insieme all’assessora regionale alla Salute Manuela Lanzarin, avevano già denunciato giorni fa. Infine, sulle scuole ha fatto sapere che da mercoledì riapriranno tutti gli istituiti scolastici, da quelli dell’infanzia fino alle medie. Le superiori, invece, saranno operative al 50 per cento.

Foto in copertina: TWITTER/LUCA ZAIA

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