SuperLega, guai sul fronte inglese: dopo il Chelsea vuole uscire anche il City. Johnson valuta una legge per frenare il torneo

Secondo i giornali inglesi sarebbero almeno due i club pronti a ritirarsi dal progetto

La maggior parte delle squadre della SuperLega arrivano dal Regno Unito. Ed è proprio da qui che sembrano arrivare anche i primi addii al proggetto. Dalla Premier League dovevano lanciarsi nel nuovo super campionato sei squadre: Manchester City, Manchester United, Chelsea, Tottenham, Liverpool e Arsenal. Presto però da sei le formazioni potrebbero scendere a quattro: secondo le anticipazioni della stampa britannica il Chelsea e il Manchester City starebbero già preparando tutta la documentazione per abbandonare il progetto. Intanto la notizia della nascita della SuperLega di calcio è arrivata a scuotere anche i governi nazionali. Dopo la presa di posizione di Mario Draghi, anche il premier del Regno Unito Boris Johnson si esposto contro il progetto organizzato da 12 club europei per avviare una nuova competizione. Durante una conferenza stampa sull’epidemia di Coronavirus, Johnson ha spiegato che la SuperLega è un’operazione «di cartello» e che il calcio non è solo «merce» ma esiste un legame tra squadre, tifosi e territori. Johnson ha spiegato anche che se il progetto andrà avanti è pronto a intervenire anche un una «soluzione legislativa», a cominciare dallo stop ai visti per i giocatori stranieri e alla sospensione del servizio di polizia per le partite.


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