La partita sul coprifuoco alle 23 è solo rinviata, Locatelli: «È ancora strategico contro i contagi». Ma come la Lega, lo chiede anche Bonaccini

Il coordinatore del Cts, Franco Locatelli, non esclude che tra due settimane il governo possa cambiare decisione. Per il momento, però, «il coprifuoco rimane strategico»

Il «rischio ragionato» è il mantra che ha portato il governo di Mario Draghi ad anticipare l’allentamento delle misure restrittive con l’ultimo decreto Covid. Per quanto riguarda il coprifuoco, tuttavia, si è deciso di lasciare invariato il divieto di circolazione – salvo le ormai note esigenze comprovate – dopo le 22. «Fissare un’ora di restrizione di movimento è una strategia prudenziale per mantenere una situazione di controllo dei contatti», ha detto a Repubblica Franco Locatelli, coordinatore del Comitato tecnico scientifico. Rispondendo alla domanda sulle pressioni arrivate dalle Regioni all’esecutivo per posticipare di un’ora l’inizio del coprifuoco, il medico ha chiarito: «La decisione del governo potrà essere rivalutata nelle prossime settimane alla luce dell’evoluzione del quadro epidemiologico».


Per il coordinatore del Cts, dunque, «il coprifuoco è ancora strategico». Lega – partito di maggioranza – e Fratelli d’Italia pungolano il governo affinché le ore di coprifuoco vengano ridotte. Il senatore dell’Udc, Antonio De Poli, chiede addirittura di «eliminare il coprifuoco il prima possibile». Come ha ribadito Locatelli, l’esecutivo si è riservato di fare una verifica bisettimanale dell’andamento della pandemia. Viste le continue sollecitazioni di maggioranza e opposizioni, ma anche a causa delle crescenti tensioni sociali, non è da escludere che tra 15 giorni l’ora di inizio del coprifuoco possa essere posticipata.


Anche Bonaccini tifa per le 23

L’ex presidente della Conferenza delle Regioni e presidente dell’Emilia-Romagna, il Dem Stefano Bonaccini, al Corriere della Sera ha dichiarato: «Io credo che il coprifuoco potesse slittare alle 23 e che la presenza di pubblico ad eventi sportivi potesse essere normata esattamente come quella che finalmente parteciperà agli eventi culturali. Ma eviterei contrapposizioni». Anche Bonaccini ha rimarcato la possibilità che la misura venga ammorbidita prossimamente: «Il decreto prevede già un calendario, se le cose andranno bene trovo giusto anticipare alcune aperture».

Il segnale definitivo che la partita del coprifuoco è tutt’altro che chiusa arriva da un membro del governo stesso. Il sottosegretario alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri, in visita ad Amalfi per la riapertura di un tratto di strada statale chiuso in seguito a una frana, ha affermato: «Monitoriamo per un paio di settimane con le aperture fino alle 22, se i numeri saranno confortanti saremo i primi a voler prolungare l’orario e ridurre le ore di coprifuoco, gradualmente dalle 23 e poi anche dalle 24, perché no».

Leggi anche: