Vaccini, la grande maratona delle Regioni: superata quota 20 milioni di somministrazioni. Lazio, Sicilia e Toscana da record

Nessun territorio si trova al momento sotto l’80% di dosi utilizzate. La priorità adesso è mantenere il passo, per non scendere più sotto le 500mila somministrazioni al giorno

L’obiettivo promesso è stato raggiunto, ora la sfida sarà mantenersi su questi livelli. Si parla di vaccini anti Covid e di quelle tanto agognate 500 mila somministrazioni su cui il commissario per l’emergenza Francesco Paolo Figliuolo ha puntato per settimane, presentando il ritmo di mezzo milione di dosi al giorno come il vero punto di svolta della campagna vaccinale italiana. Ora la missione sarà andare avanti su questa strada, facendo sì che la cifra raggiunta diventi la norma. Su questo fronte due saranno gli aspetti da tenere d’occhio. Il primo è il gap a livello nazionale nazionale accumulato dal 10 marzo al 29 aprile con 2,3 milioni di dosi somministrate in meno rispetto a quanto previsto.


Come fa notare YouTrend, nella settimana del 23-29 aprile le previsioni della struttura commissariale erano state più ottimistiche di quello che si è poi verificato. In quei sette giorni il target era fissato a 2,85 milioni di dosi: ne sono state fatte 2,65 milioni, con 193.000 in meno rispetto all’obiettivo. L’altra sfida è, ancora una volta, quella del livellamento del ritmo di somministrazione tra Regioni, uno degli ostacoli principali da inizio campagna. Su questo fronte però le cose sembrano andare meglio e i territori procedere finalmente con passo più spedito.


Nessuna regione sotto l’80% di dosi somministrate

Per mesi l’insieme di dati forniti dal governo sulle quantità di dosi somministrate regione per regione è stato lo specchio di una campagna vaccinale disomogenea. Se fino a poche settimane non molte Regioni erano capaci di somministrare più dell’80% delle dosi ricevute, con territori come Calabria, Liguria e Lombardia ben al di sotto delle percentuali sperate, ora la velocità della corsa sembra essersi livellata. Secondo il report del Ministero della Salute nessuna Regione italiana è attualmente al di sotto dell’80% di dosi somministrate. Un dato incoraggiante se pensiamo che al 26 di marzo erano 7 le Regioni sotto la media nazionale di somministrazione. Compresa la Calabria, ancora fanalino di coda ma con l’80,5% di somministrazioni garantite.

Anche la Lombardia ha cambiato marcia

A livello nazionale sono 20.111.976 le dosi di vaccini somministrate ad oggi in Italia, con 14.084.097 persone che hanno avuto la prima dose (pari al 23% della popolazione totale) e 6.027.879 anche con il richiamo (pari al 10%). Tra le Regioni più virtuose, il Lazio non fa quasi più notizia. La Regione che fin dall’inizio ha dimostrato una capacità di gestione e organizzazione superiore a gran parte degli altri territori alle prese con le vaccinazioni anti Covid, ha raggiunto nella giornata di ieri le 43 mila dosi giornaliere, mai così tante. Intanto la corsa alle prenotazioni prosegue. L’ultimo annuncio dell’assessorato alla sanità è stato quello rivolto alla fascia d’età dai 40 ai 49 anni con esenzione per patologie, che dalla mezzanotte del primo maggio potranno prendere il proprio appuntamento.

Positivi anche i numeri che arrivano dalla Sicilia. «Per il secondo giorno consecutivo siamo riusciti a superare di oltre il 12% il target di vaccinazioni assegnato alla Sicilia dal commissario nazionale», ha detto il presidente di Regione Nello Musumeci, festeggiando il record di 34.503 dosi giornaliere somministrate. Superando di gran lunga il ritmo di 28 mila dosi assegnato da Figliuolo per il territorio. Tra le regioni che proseguono a ritmo spedito c’è anche la Toscana, che con 37mila dosi iniettate, ieri 30 aprile ha raggiunto una cifra mai toccata finora. Colpisce poi la Liguria, fin dall’inizio della campagna vaccinale agli ultimi posti della classifica nazionale per dosi somministrare alla popolazione. Attualmente si trova al 94,6% di fornitura utilizzata, seguita da altre sei Regioni al di sopra del 90%: Marche (93%), Emilia Romagna (91,8%), Veneto (91,2%), Umbria (92,2%), Puglia (90,2%), Molise (90,1%).

Un’altra Regione che da qualche tempo ormai ha cambiato marcia è la Lombardia. Partita con appena 10mila iniezioni al giorno e andata avanti con numeri disastrosi per gran parte della campagna vaccinale, lo scorso 29 aprile ha raggiunto le 110 mila somministrazioni giornaliere, coprendo più di un quinto delle iniezioni a livello nazionale. L’obiettivo dichiarato dall’amministrazione Fontana è ora quello di arrivare alle 140 mila dosi ogni 24 ore, al fine di vaccinare entro l’estate con almeno la prima dose tutti i lombardi.

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