Coronavirus, a Liverpool in 5 mila al concerto-test senza obbligo di distanza e mascherina. In India dodicesimo giorno sopra i 300 mila casi e oltre 3 mila morti

Dopo Barcellona, anche Liverpool sperimenta i concerti dal vivo durante la pandemia con un weekend ricco di eventi affollati con pochissime restrizioni. In India ancora pesante il bilancio dei contagi e delle vittime, mentre arrivano i primi aiuti dall’estero

REGNO UNITO

EPA/PETER POWELL | Una parte del pubblico che ha partecipato al concerto pilota a Liverpool

A Liverpool torna il primo festival musicale

La musica dal vivo è tornata a Liverpool per un intero weekend, con il culmine toccato domenica quando 5 mila persone hanno partecipato a un concerto degli Stockport Blossoms. L’evento faceva parte di un programma sperimentale sugli eventi durante la pandemia di Coronavirus lanciato dal governo di Boris Johnson, che punta a breve a far venire meno il divieto di assembramenti con massimo sei persone sull’onda della massiccia campagna di vaccinazioni. Per partecipare al concerto era necessario aver ottenuto un test negativo prima di arrivare all’ingresso e poi un ulteriore test rapido prima di entrare. L’evento poi si è svolto senza dover rispettare le distanze e sociali e con l’uso della mascherina facoltativo. Un’opzione che, come riporta il Guardian, non è stata scelta da quasi nessuno.


INDIA

EPA/PIYAL ADHIKARY | Un sostenitore del Trinamool Congress party festeggia la vittoria alle elezioni nel Bengala occidentale a Kolkata, in India

Il premier Modi perde le elezioni nel Bengala

Per il dodicesimo giorno consecutivo, l’India ha registrato oltre 300 mila nuovi contagi di Coronavirus. I contagi in un giorno nel Paese sono stati 368.147, mentre le vittime sono state 3.417. Un bilancio ancora pesante, mentre il Paese comincia ad accogliere gli aiuti dall’estero. Mentre i crematori nelle grandi città riprendono a lavorare a regime giorno e notte dopo essere stati sopraffatti nei giorni scorsi, arriva dalle elezioni locali appena concluse una batosta per il partito del governo nazionale di Narendra Modi. In particolare il Bengala occidentale, uno degli Stati più popolosi dell’India, si è confermato roccaforte dell’opposizione a Modi.


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