Omicidio Cerciello, la moglie dell’ex carabiniere dopo la sentenza: «Prima pietra di una giustizia nuova» – Il video

Le parole della vedova a ridosso della condanna all’ergastolo di Elder e Hjorth

«Questa sentenza è il frutto di un lungo e doloroso processo che non mi riporterà in vita Mario e non ci ridarà la nostra vita insieme, ma è stata messa la prima pietra per una giustizia nuova». Sono le parole di Rosa Maria Esilio, vedova di Mario Cerciello Rega, il carabiniere di 35 anni ucciso a Roma nella notte tra il 25 e il 26 luglio 2019 durante un intervento. Per la sua morte, dopo 13 ore di camera di consiglio, la Prima Corte d’Assise di Roma ha condannato all’ergastolo due cittadini americani, Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth.


I due uccisero il vicebrigadiere con 11 coltellate dopo aver sottratto uno zaino al pusher Sergio Brugiatelli in zona Trastevere, nel centro di Roma. Da quell’episodio, la trattativa per la restituzione della borsa sfociata nel delitto di Cerciello, intento a recuperarla insieme al collega Andrea Varriale. «Mario rappresenterà un precedente a cui chiunque avrà bisogno potrà appellarsi», ha continuato in lacrime Esilio, «La sua integrità è stata difesa e dimostrata, nonostante si sia sofferto di tante insinuazioni: era un marito e un uomo meraviglioso, un servitore dello Stato che merita soltanto rispetto e onore», ha sottolineato la donna prima di ringraziare giudici e avvocati.


Video: Ansa

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