Test rapidi ai botteghini, app sulla storia sanitaria per il biglietto e ingressi smart. I primi esperimenti per tornare ai concerti d’estate

L’anfiteatro di Verona ha chiesto una deroga al decreto Covid per arrivare ad almeno 6mila spettatori. Mentre la piattaforma per la vendita di biglietti sta studiando un sistema che dialogherà con il futuro “greenpass”

Il mondo dello spettacolo, tra i più duramente colpiti dalla pandemia, prova a tornare lentamente alla normalità. Con le riaperture iniziate lo scorso 26 aprile, anche il mondo della cultura prova a ripartire. Con l’estate alle porte, il settore dei concerti sta cercando la quadra tra i protocolli di sicurezza e i naturali spazi di aggregazione sia all’aperto che al chiuso.


Pass ed eventi smart

TicketOne, la nota piattaforma che gestisce le vendite di biglietti ad eventi, starebbe lavorando a un app che consentirà – secondo il Sole 24 ore – l’acquisto del biglietto a chi fornisce una certificazione sulla propria situazione sanitaria. L’App Ticket One Check In dialogherà con il futuro green pass cosi da fornire ulteriori vantaggi al pubblico. Ticketmaster punterà invece su un protocollo “smart”. Oltre all’assegnazione automatica dei posti distanziati, l’ingresso agli eventi sarà regolato attraverso un controllo elettronico degli accessi, biglietti smaterializzati, insieme a varchi per fascia oraria.


Arena di Verona

L’Arena di Verona, invece, sta lavorando a una deroga per consentire, a differenza di quanto stabilito dai protocolli sulle riaperture, l’ingresso nell’anfiteatro ad almeno 6 mila spettatori. Al momento, gli spettacoli all’aperto consentono un massimo di mille spettatori. Ma in vista dell’apertura del festival lirico ed extra lirico, gli organizzatori della rassegna hanno inviato al governo un protocollo per permettere grazie a una sperimentazione l’effettuazione del tampone rapido anti-Covid agli spettatori in ingresso all’Arena e la ripetizione del test (per l’eventuale tracciamento) una settimana dopo l’evento. I tamponi saranno gratuiti, grazie alla collaborazione di alcune aziende farmaceutiche. Gli spettatori potranno inoltre usare il biglietto dello spettacolo come autocertificazione per tornare a casa, visto che gli spettacoli dovrebbero terminare verso la mezzanotte, quindi oltre l’orario del coprifuoco attualmente in vigore.

Concerti a Ferrara

«Potrebbe essere il Parco Urbano, a Ferrara, il luogo per la sperimentazione dei concerti o degli eventi in presenza senza distanziamenti, con specifici protocolli di sicurezza che stiamo elaborando su modello, ad esempio, delle esperienze di Barcellona e Amsterdam, e che contiamo di approntare in circa un mese». Così, Alan Fabbri, sindaco di Ferrara, ha annunciato come la città potrebbe presto sperimentare, come fatto a Barcellona, concerti in presenza senza distanziamenti. «Stiamo componendo una squadra di esperti, l’obiettivo è unire competenze trasversali coinvolgendo in primis l’università di Ferrara e l’Azienda sanitaria, e con il contributo di esperienza e conoscenze di chi realizza i piani sicurezza per manifestazioni e grandi eventi».

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