Guerra legale nel M5s, il Tribunale di Cagliari nomina un nuovo rappresentante al posto di Demurtas

Si tratta dell’avvocato cagliaritano Gianluigi Perra. I difensori della consigliera regionale Cuccu la considerano comunque una vittoria: «Si conferma che c’è bisogno di un curatore speciale». Ma per i giudici tale figura non può chiedere i dati degli iscritti

Da oggi Silvio Demurtas, l’avvocato che si era visto affidare la titolarità legale del M5s dopo aver vinto un ricorso contro Vito Crimi, non rappresenta più il Movimento. Il Tribunale di Cagliari ha infatti accolto l’istanza del M5s, che ne aveva chiesto la revoca. E ha nominato un nuovo rappresentante legale, l’avvocato Gianluigi Perra. Patrizio Rovelli e Lorenzo Borrè, legali di Carla Cuccu, la consigliera regionale sarda la cui espulsione dal M5s ha fatto esplodere la guerra legale sulla leadership tra Giuseppe Conte e Davide Casaleggio, la considerano comunque una vittoria: «Il provvedimento conferma la necessità che il M5s sia rappresentato, nel procedimento d’impugnazione promosso da Cuccu, da un curatore speciale, stante l’attuale mancanza di un legale rappresentante». La lotta interna ai pentastellati a colpi di carte bollate è dunque destinata a proseguire.


Il provvedimento del Tribunale “anticipa” l’istanza del M5s, che il 18 maggio aveva sì chiesto la revoca di Demurtas, domandando però il contestuale riconoscimento della piena legittimazione di Crimi come legale rappresentante e, in via subordinata, di provvedere alla designazione di un diverso curatore speciale. La sentenza odierna si riferisce infatti alla richiesta fatta al Tribunale da Demurtas il 17 maggio. In quella data l’avvocato aveva chiesto di essere autorizzato a intimare all’associazione Rousseau «la consegna immediata» dei dati degli iscritti M5s. Anche perché, aveva spiegato, «il M5s si trova nella necessità di indire formali elezioni».


Il Tribunale, tuttavia, ha stabilito che «il presupposto da cui muove il curatore speciale per avanzare l’istanza in esame – e che lo ha altresì condotto ad assumere le suddette iniziative – è contrario alla lettera dell’articolo 78 del codice di procedura civile e alla funzione riconosciuta a tale istituto». In altre parole, il Tribunale ha confermato che il ruolo del curatore speciale è limitato alla rappresentanza del M5s «nel procedimento di impugnazione della delibera di esclusione dell’associata Carla Cuccu» e non lo autorizza ad esercitare altre funzioni di rappresentanza. Per questi motivi il Tribunale ha quindi deciso non solo di respingere l’istanza di Demurtas, ma anche di revocargli l’incarico e di sostituirlo, per «l’accertato travisamento dei principi che regolano l’istituto» del curatore speciale.

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