Monitoraggio Iss, Brusaferro: «È importante che anche i giovani si vaccinino, non sono esenti dal contagio»

L’età mediana delle persone che hanno contratto l’infezione è scesa a 39 anni

È un trend in continua decrescita quello che i dati degli ultimi sette giorni registrano in tutta Italia. A farlo notare è Silvio Brusaferro, presidente dell’Iss, durante la conferenza stampa di presentazione del monitoraggio settimanale. In particolare, negli ultimi sette giorni, come già anticipato questa mattina, oltre a una continua diminuzione dell’indice di Rt e dell’incidenza dei casi, a decrescere è anche l’età mediana delle persone che contraggono il virus che è passata dai 40 ai 39 anni di questa settimana. Flessione anche per le persone ricoverate, con un età mediana che è passata da 62 a 60 anni. «Il che vuole dire – osserva Brusaferro – che l’efficacia della campagna vaccinale sulla popolazione anziana sta dando i suoi frutti». Questo – aggiunge – dimostra quanto sia importante che anche i più giovani si vaccinino, non sono esenti dal contrarre l’infezione». «L’età media dei decessi scende da 78 a 76 anni», ha aggiunto Brusaferro. E scende «il tasso di mortalità e il numero dei ricoverati: questi sono dati positivi che indicano che l’epidemia è in decrescita ed il rischio è in questo momento molto contenuto o non ci sia proprio».


Rezza: «Attenzione alle varianti»

«Nel prossimo mese inizieremo a vaccinare i giovani con l’arrivo di molti vaccini. In questo momento bisogna fare attenzione alle varianti», ha invece dichiarato il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza. «La variante indiana sembra avere una maggiore trasmissibilità ma non sembra avere una minore copertura dai vaccini. Minore copertura sembra esserci per la variante sudafricana, che però in Italia è circoscritta allo 0,3%», ha precisato Rezza.


Regioni in bianco

Sono tre le Regioni che da lunedì passeranno in zona bianca. Si tratta di Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna. Confermate quindi le previsioni degli ultimi giorni. L’ordinanza che il ministro della Salute, Roberto Speranza, firmerà sulla base dei dati e delle indicazioni della cabina di regia, entrerà in vigore lunedì 31 maggio. Dal 7 giugno potrebbero inoltre passare in zona bianca anche Abruzzo, Liguria, Veneto e Umbria. Dalla settimana successiva, dal 14 giugno, il passaggio dalla zona gialla a quella bianca potrebbe toccare anche altre regioni, tra cui il Lazio, la Lombardia, il Piemonte, la Puglia, l’Emilia Romagna e la Provincia autonoma di Trento. Dati permettendo.

Rt e incidenza

L’indice Rt, a livello nazionale, scende ancora. Due settimane fa si attestava a 0.86. Poi, la scorsa settimana, è sceso a 0.78. E oggi, ancora una volta, si flette, attestandosi a 0,72. Decresce anche l’incidenza settimanale, il cui valore è pari a 47 casi ogni 100 mila abitanti, rispetto ai 66 di sette giorni fa e ai 96 del monitoraggio del 14 maggio dell’Istituto Superiore di Sanità – Ministero della Salute sui dati relativi alla pandemia di Coronavirus in Italia. Tutte le regioni italiane dunque presentano un rischio basso, ossia con livelli di trasmissibilità compatibili con uno scenario di tipo uno.

Ricoveri ordinari e terapie intensive

Parallelamente continua a migliorare lo stato della pressione ospedaliera. In nessuna regione si registra il superamento della soglia d’allerta di occupazione dei posti letto nei reparti di terapia intensiva. Su base nazionale la percentuale è al 15%, ben distante dal valore critico fissato al 30%. Diminuisce altresì il numero dei pazienti ricoverati che nell’ultima settimana passano da 1.689 a 1.323. Scende ancora anche il tasso di occupazione delle aree di ricovero ordinario per Covid, che questa settimana si attesta al 14%, con una soglia d’allarme fissata al 40%. Anche in questo caso si riduce il numero di ospedalizzazioni, che passano da 11.539 della scorsa settimana a 8.577.

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