Arcuri e quell’appalto monstre al consorzio della «casalinga» Ferraccioli: 83 milioni di euro per una fornitura (in ritardo) di tute

L’appalto, affidato il 12 novembre del 2020, è al centro della puntata di Report in onda questa sera

Il 12 novembre del 2020 la struttura dell’ex commissario all’emergenza Covid, Domenico Arcuri, affidò un appalto del valore da capogiro di 83,6 milioni di euro al Consorzio Gap. L’appalto, al centro della puntata di Report di oggi, lunedì 31 maggio, riguardava la consegna di 11 milioni di tute anti-batteriche. Consegna che, riferisce Report, avvenne con grande ritardo. Il consorzio che vinse l’appalto fa capo a Cristiana Ferraccioli, che di professione è casalinga e che, come si spiega nell’anticipazione della puntata in onda questa sera, non sembra essere molto conosciuta all’interno del gruppo che lei stessa coordina.


Sistilio Montorfano, coordinatore delle attività operative del Consorzio Gap, intervistato dalla giornalista di Report, ammette: «Se so che lavoro fa la signora? No. La signora è una casalinga? Guardi, onestamente, ho parlato con la signora… Non saprei cosa risponderle». Il consorzio, dove vengono tagliate circa 200 mila tute anti batteriche al mese, ha sede a Roma ed «è specializzato nella produzione di dispositivi di protezione individuale», come si legge sul sito dell’azienda. «Il nostro obiettivo è stato ed è la produzione al minor costo possibile di camici e tute di altissima qualità».


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