Covid, la proposta di Sileri: «Green Pass anche per entrare in discoteca»

Martedì 8 giugno il governo discuterà della riapertura delle discoteche. Intanto nelle regioni in zona bianca i locali potranno riprendere il servizio di ristorazione

Tornare a ballare in discoteca grazie al green pass. È questa l’idea al vaglio del governo per un ritorno nei locali veloce e in sicurezza sostenuta dal sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri. «Ho fatto una riunione con la direzione generale della prevenzione» ha detto l’ex vice ministro ospite di Domenica In su Rai Uno, «facendo presente che se abbiamo un green pass dobbiamo crederci per avere accesso a un maggiore libertà. Dovremmo arrivare a un punto quanto prima in cui si può anche ballare se si è muniti di green pass». Un tema piuttosto caldo che nelle ultime settimane e con l’avviarsi della bella stagione il governo è chiamato ad affrontare, cercando di rispondere alle domande dei titolari dei locali in attesa di poter riaprire le attività nella massima sicurezza possibile.


«Se i giovani continuano a vaccinarsi sarà più facile controllare»

Ad aspettare ci sono anche i giovani, dal 3 giugno ufficialmente coinvolti nella campagna vaccinale e che nei primi quattro giorni di via libera hanno assalito i portali di prenotazione. È anche a questo proposito che Sileri incalza: «Se abbiamo più della metà della popolazione vaccinata e il numero dei giovani vaccinati continua a salire, le chance che si possa trovare qualcuno che sul Green Pass non viene controllato e che sia positivo sono estremamente basse». La linea definitiva sarà ora da tracciare il prossimo martedì 8 giugno, quando al Ministero della Salute si discuterà sulla riapertura in sicurezza delle discoteche e sui possibili esperimenti annunciati già settimane fa a Gallipoli e Milano, in attesa di un ok definitivo. Intanto per le discoteche delle prime tre Regioni entrate in zona bianca (Sardegna, Friuli Venezia Giulia e Molise) è stato tempo di riapertura ma solo per il servizio ristorazione. Domani 7 giugno sarà la volta di altri quattro territori (Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto) ma senza linee guida ufficiali le piste da ballo rimarranno ancora vuote.


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