I numeri in chiaro. Sebastiani: «Facciamo sempre meno test. Bisogna monitorare le varianti per fare prevenzione» – Il video

Per il matematico, i vaccini abbattono la mortalità «ma non agiscono per adesso in modo sostanziale sulla circolazione del virus»

I parametri della curva epidemiologica da Coronavirus stanno calando. Nelle ultime 24 ore l’Italia ha registrato 1.896 nuovi casi. Dal bollettino della Protezione civile e del Ministero della Salute risultano poi 181.726 attualmente positivi e 102 nuove vittime. La curva subisce un aumento rispetto al numero segnalato dal monitoraggio di ieri, quando erano stati 65. Sono poi 17 i nuovi ingressi in terapia intensiva per un totale di 688 pazienti ricoverati in rianimazione, oltre a 4.685 ricoveri ordinari. «Dobbiamo però mantenere sempre molta cautela perché le riaperture in atto implicano maggiore capacità di contagio», spiega il matematico del Cnr Giovanni Sebastiani.


I vaccini stanno agendo sull’abbattimento della mortalità «ma non in modo sostanziale sulla circolazione del virus che troviamo però di meno perché l’età media si è molto abbassata e chi lo contrae lo subisce in maniera più lieve o addirittura asintomatica», dice il matematico. A preoccupare Sebastiani è il numero sempre più basso di test: «la media di test molecolari effettuati ogni giorno sette settimane fa era di 160 mila unità. Il dato è poi crollato: due settimane fa avevamo una media di 110 mila test, e una settimana fa siamo arrivati a 90 mila». Per il matematico, un aspetto su cui bisognerebbe investire è quello del «sequenziamento delle varianti. Bisognerebbe sequenziare le varianti, e, studiandone la dinamica, vedere come cambiano. Solo così si fa prevenzione».


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