Giro di vite sul Reddito di Cittadinanza, il piano di Orlando: ecco come può cambiare il sussidio

Dopo lo stop all’emendamento che prevedeva l’obbligo di accettare lavori stagionali, pena la decadenza del sussidio, arrivano le nuove proposte di modifica sul reddito di cittadinanza

Il reddito di cittadinanza, così com’è, rischia di non essere del tutto efficace. Lo sa bene il ministro del Lavoro Andrea Orlando secondo cui «dobbiamo riconoscere un fatto: come è nato non ci piaceva. Certamente c’è bisogno di correttivi e di politiche attive ma bisogna smettere con questa caricatura sul reddito di cittadinanza». Quando parla di politiche attive il ministro si riferisce alla necessità di puntare sempre di più sulla formazione così da garantire al mercato i profili richiesti. Il reddito di cittadinanza, dunque, deve trasformarsi in un’opportunità concreta per trovare lavoro, per formarsi, per stare davvero sul mercato. Non deve essere un semplice sussidio.


No ai lavori stagionali obbligatori

Intanto è arrivato lo stop all’emendamento al decreto Sostegni bis che prevedeva i lavori stagionali per i percettori del reddito di cittadinanza, pena la decadenza del sussidio. Questa richiesta – avanzata da Valentina D’Orso del M5s – era nata dopo la denuncia di ristoratori e proprietari di stabilimenti balneari secondo cui non ci sarebbero abbastanza camerieri, barman e stagionali che, di fatto, preferirebbero il reddito di cittadinanza al lavoro. Ma è davvero così?


Perché non ha funzionato il Reddito di cittadinanza

Per il ministro, secondo quanto scrive Il Messaggero, il reddito di cittadinanza da una parte «ha contrastato la povertà», dall’altra però «non ha favorito l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro». E raccontare che si sarebbero aiutate le persone a trovare lavoro tramite il reddito «è stato un errore». Orlando, ad esempio, nelle prossime settimane metterà mano sui navigator. «Il reddito di cittadinanza va rivisto, eliminando le storture emerse in questi anni», ha detto Roberto Occhiuto, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati al Messaggero. «Vanno rafforzati i controlli per evitare che ci siano percettori illegittimi del reddito. E bisogna rafforzare le politiche attive affinché i beneficiari siano realmente accompagnati al mondo del lavoro. Non è accettabile che ci siano giovani che preferiscono il reddito di cittadinanza a una prospettiva occupazionale», ha aggiunto.

Le altre richieste di modifica del reddito di cittadinanza

Ma quella del M5s non era l’unica richiesta di modifica. C’è anche quella di Forza Italia che con Roberto Pella ha chiesto la decontribuzione totale per le imprese del turismo che decideranno di assumere lavoratori percettori del reddito. Poi c’è il Pd che vorrebbe rifinanziare i centri per l’impiego nel 2022 e Fratelli d’Italia secondo cui chi percepisce il reddito dovrebbe aderire a percorsi di formazione obbligatoria. Intanto, ieri 15 giugno, in una conferenza stampa di presentazione del candidato a sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, l’ex premier Giuseppe Conte ha detto: «Polemiche? Per il reddito di cittadinanza ci sarà sempre spazio. Non è un ostacolo all’occupazione, ma una cintura di protezione sociale».

Foto in copertina: ANSA/ALESSANDRO DI MEO

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