Il messaggio dell’Inter a Eriksen: «Non abbiamo mai smesso di pensarti. Ci si sveglia anche dagli incubi peggiori»

Il cardiologo Andreini: «Tra sei mesi si saprà se il defibrillatore può essere espiantato. Non è detto che non possa tornare a giocare»

Dopo l’intervento con cui gli è stato impiantato un defibrillatore sottocutaneo, Christian Eriksen è tornato a casa, nella cittadina di Odense, insieme alla moglie Kvist e ai figli. Il fantasista dell’Inter ha raggiunto la località a ovest di Copenhagen dopo aver fatto visita ai compagni nel ritiro della Nazionale danese. «Sta bene», ha dichiarato la stessa compagna del calciatore, che ha lanciato un appello: «Abbiamo bisogno di tranquillità. È tutto ciò che ci serve», ha detto. Su Instagram, l’Inter ha lanciato un messaggio al centrocampista:


Non sono stati giorni normali. Tutto quello che volevamo era che fosse un brutto sogno. Per fortuna, ci svegliamo anche dai peggiori incubi. Nel rispettoso silenzio di questi giorni, abbiamo condensato tutti i nostri pensieri, le nostre preghiere, anche i nostri sospiri.
Martedì mattina è arrivato il momento più bello. Una foto, un sorriso, un pollice in su. E un messaggio liberatorio: “Ciao a tutti, un grande grazie per i vostri messaggi da tutto il mondo. Significa molto per me e la mia famiglia. Sto bene”.
Eccoti, @chriseriksen8! Un altro passo avanti è stato fatto venerdì. L’operazione, la visita ai compagni di squadra. Non abbiamo smesso di dedicare i nostri pensieri a Christian, nemmeno per un momento, rispettando silenziosamente un momento così delicato e personale. Mentre la partita tra Danimarca e Finlandia riprendeva sabato a Copenaghen, @romelulukaku e @achrafhakimi sono entrambi scesi in campo con Belgio e Marocco, dedicando i loro gol a Eriksen. “Chris, ti amo” ha gridato Romelu alle telecamere. Gli omaggi sono arrivati da ogni angolo del mondo, fino alla Corea del Sud e ai gol di @hm_son7, compagno di squadra di Christian al Tottenham.
I brividi di paura si sono trasformati in sollievo in questi ultimi giorni. E in emozione. L’enorme maglia numero 10 mostrata prima di Danimarca contro Belgio, in quello stesso stadio di sabato. La partita si è fermata dopo dieci minuti quando i tifosi hanno applaudito così come i giocatori in campo, compreso Romelu Lukaku. Gli striscioni, le maglie mostrate dai tifosi e le nazionali che hanno dedicato un pensiero al nostro numero 24.
Sono tutti momenti che compongono l’abbraccio più forte e sentito per Christian Eriksen.


Cosa aspetta Eriksen

In un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport il cardiologo Daniele Andreini, responsabile di Monzino Sport, ha parlato degli scenari riguardo la carriera di Eriksen, soffermandosi sulle possibilità che il suo futuro sia ancora nel calcio giocato. «Il dispositivo sottocutaneo è meno invasivo di quello classico e viene riservato ai soggetti più giovani», sostiene il medico al quotidiano rosa. «È più agevole sostituire il generatore e ci sono meno rischi qualora si incorresse in un’infezione perché non è collegato direttamente al cuore». Secondo Andreini, per sapere se Eriksen tornerà a giocare, «bisognerà attendere il quadro clinico completo, capendo cosa è successo nella fase acuta». Al momento, infatti, non è ancora chiaro quale patologia abbia colpito Eriksen, ma «se l’aritmia è stata scatenata da una miocardite, allora la diagnosi sarà migliore al di là del calcio». In ogni caso Eriksen dovrà attendere i prossimi sei mesi, periodo utile a capire se il defibrillatore potrà essere espiantato. Sul punto lo stesso Andreini è estremamente cauto: «Bisogna ponderare tutto con cautela prima di arrivare ad una eventuale idoneità sportiva».

L’Inter monitora la situazione

Dal giorno del malore l’Inter è stata costantemente in contatto con lo staff medico della Nazionale danese e con l’equipe dei medici che hanno operato Eriksen. Il club nerazzurro sta cercando di capire quali passi dovrà affrontare nell’immediato futuro per garantire al calciatore la tutela sanitaria necessaria e alla squadra un sostituto in mezzo al campo. Sullo sfondo, le ipotesi di mercato si moltiplicano col passare delle ore. Dopo le voci di un possibile ritorno di Mateo Kovacic all’Inter, l’ultima indiscrezione arriva dalla Premier League: l’Inter avrebbe puntato il giovane olandese Donny van de Beek del Manchester United, sul quale c’è anche la Roma. Il classe ’97 piace a Marotta, che vorrebbe portarlo da Simone Inzaghi con la formula del prestito dopo una stagione piuttosto deludente all’Old Trafford e un Europeo saltato a causa di un infortunio. Il calciatore è forte ed è considerato da sempre un predestinato, ma nonostante il basso rendimento dallo United vogliono la cessione per 30 milioni, condizione al momento ritenuta non sostenibile dai nerazzurri, soprattutto in attesa di fare cassa con la cessione di qualche big come Achraf Hakimi o Lautaro Martinez.

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