Burioni: «Il virus è cambiato in peggio, ma i vaccini ci proteggono dalle varianti: ecco i dati»

Il ministero della Salute ha annunciato che in Italia sarà eseguita una nuova indagine rapida per stimare la diffusione delle principali varianti del virus

«I funebri amano affermare che i vaccini non proteggono contro la variante Delta». Con un tweet pubblicato ieri, 20 giugno, Roberto Burioni cerca di mettere a tacere le voci che vorrebbero inefficaci i vaccini anti Covid nei confronti della variante delta, più comunemente detta “indiana”. «Ora io vi chiedo quante cose nella vita (caschi, cinture di sicurezza, airbag, ABS e via dicendo) proteggono quanto i vaccini contro la variante delta. Poche vero?», scrive, allegando la foto di una tabella che mostra il tasso di efficacia dei vaccini nei confronti delle ospedalizzazioni legate alle varianti Alfa e Delta del Covid-19. Sempre su Twitter il virologo ha spiegato che «Il virus è cambiato (in peggio) ma i vaccini lo possono fermare. Facciamoci trovare pronti in ottobre vaccinando (con due dosi, una non basta) più gente possibile». Il ministero della Salute ha annunciato che in Italia sarà eseguita una nuova indagine rapida per stimare la diffusione delle principali varianti del virus, compresa la delta. L’indagine è «coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con le Regioni e PPAA ed in particolare con i laboratori da queste ultime identificati», e prenderà in considerazione «i campioni notificati il 22/06/2021, corrispondenti a prime infezioni, da analizzare tramite sequenziamento genomico».


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