«Senso di liberazione» ma «paura di richiudere»: ecco come Milano si prepara a togliere le mascherine all’aperto – Il video

Open ha raccolto le voci dei gestori dei locali e dei giovani clienti sulla decisione del governo di togliere l’obbligo di indossare i dispositivi di protezione individuale a partire dal 28 giugno

Nonostante i timori per una nuova ondata di Coronavirus, provocata dalla diffusione della variante Delta, a Milano la fiducia tra i ristoratori e giovani clienti è tanta. I primi sono organizzati da mesi per far rispettare il distanziamento sociale e l’igienizzazione all’interno dei propri locali, i secondi percepiscono un «senso di liberazione» nella decisione del governo di togliere l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto a partire dal prossimo 28 giugno. Tra gli imprenditori, tuttavia, c’è anche il timore di un ritorno a nuove chiusure causate da un’eventuale nuova ondata di contagi. «Non sopravviverei a una nuova chiusura», racconta Marco Colombo, proprietario di un ristorante sul Naviglio Grande, cuore della vita notturna milanese. Oltre alle paure, c’è anche chi ripone fiducia negli stessi avventori dei locali, che aumenteranno con la graduale e definitiva riapertura.


«Nel corso di questi mesi i clienti si sono dimostrati rispettosi delle regole», spiega Mattia Freddi, responsabile di un locale specializzato in bartendering sul Naviglio. «Non indossare la mascherina all’aperto non significa poter rimanere in 50 in un locale o non portarla per andare in bagno. Saranno queste le cose forse più difficili da far capire, ma non farò lo sceriffo con nessuno», conclude. Tra gli under 30 intervistati da Open c’è molta fiducia nei vaccini, «che toglieranno i rischi di contagi gravi», ma resta forte la preoccupazione di ritornare al lockdown, lontani dalle attività e chiusi in casa. «Sono preoccupato perché non vorrei tornare a quei tempi», racconta uno di loro durante un aperitivo alle Colonne di San Lorenzo, «rimanere in casa mi ha stancato molto». «Ci sarà di sicuro un balletto delle mascherine», aggiunge una delle ragazze interpellate sulla questione, «continuerò a non indossarla in strada e a portarla solo quando sarò in mezzo a tante persone. Un giorno», conclude, «avremo bisogno di toglierle».


Video di Fabio Giuffrida e Luca Covino per Open

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