Saman Abbas, ricerche ancora a vuoto. Il fidanzato: «Forse rapita da una donna del clan: spero sia ancora viva»

Il giovane ha avanzato l’ipotesi a Chi l’ha visto su Raitre che la 18enne avrebbe potuto essersi allontanata con due persone, tra cui forse una donna: «La cercherò fino al mio ultimo respiro». Ora sarà sentito dal Gip come testimone

«Spero che Saman sia stata rapita e che sia ancora viva»: è aggrappato alla speranza Ayub Saqib, fidanzato della 18enne scomparsa ad aprile Saman Abbas, il cui corpo non è ancora stato trovato nonostante le ricerche proseguano serrate nelle campagne di Novellara, nel reggiano. Il ragazzo, ospite in studio di Chi l’ha visto nella puntata di mercoledì 7 luglio, ha parlato degli Abbas come di una famiglia «molto potente» e avanzato l’ipotesi che Saman avrebbe potuto essersi allontanata con due persone, tra cui forse una donna, perché si era rifiutata di sposare il cugino di dodici anni più grande di lei come imposto dai genitori, inseriti nella banca dati dell’Interpol. Il cugino, intercettato e intervistato da Chi l’ha visto – la trasmissione è volata in Pakistan nel villaggio di Saman per cercare i genitori – alla domanda se Saman potesse essera ancora viva ha detto che bisogna chiederlo alla sua famiglia. «Mi dispiace tanto, è arrivata la notizia che è successo qualcosa e siamo molto dispiaciuti».


Saman Abbas: ricerche ancora a vuoto. Il fidanzato pensa al rapimento

Ayub, il fidanzato di Saman, che ha mostrato alla trasmissione il vestito che lei aveva scelto per il loro matrimonio, ritiene che l’adolescente pachistana sia ancora viva e tenuta segregata in qualche luogo, forse con lo zio Danish Hasnain e il cugino Numanhulaq Numanhulaq, latitanti e ricercati in tutta Europa. «Fino al mio ultimo respiro la cercherò e aiuterò tutte le ragazze come lei», ha detto nello studio di Federica Sciarelli. Intanto, il corpo della 18enne da due mesi non si trova nonostante siano stati setacciate cascine, porcilaie e torrenti della campagna reggiana. Dopo che alcuni cani molecolari sono arrivati dalla Germania per cercare il corpo, un gruppo di archeologi milanesi si è offerto di aiutare gratuitamente i carabinieri studiando il terreno attorno al cascinale degli Abbas, per rilevare eventuali anomalie.


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