Euro 2020, i giocatori neri dell’Inghilterra coperti di insulti razzisti dopo aver sbagliato i rigori. Johnson: «Devono essere trattati da eroi»

I tre calciatori hanno cominciato ad essere bersagliati dopo la sconfitta. Nel dibattito è intervenuto anche il sindaco di Londra Sadiq Khan: «Rashford, Saka and Sancho. Three Lions»

Il premier britannico Boris Johnson denuncia oggi insulti razzisti nei confronti dei giocatori inglesi dopo la sconfitta di ieri contro l’Italia all’Europeo 2020 di Wembley. I giocatori della nazionale inglese (che ieri si sono inginocchiati prima della partita) – dice – «meritano di essere trattati da eroi», non coperti da «insulti razzisti sui social media», ha twittato sostenendo, infine, che «i responsabili di questi spaventosi abusi dovrebbero vergognarsi di se stessi».


A essere presi di mira sono stati Saka, Rashford e Sancho dopo aver sbagliato i rigori. Dalle emoji con le scimmie a quelle con le banane. «Torna in Nigeria», scrive un utente a Saka. «Vattene dal mio Paese», aggiunge un altro. E spuntano addirittura i commenti razzisti dei tifosi italiani su Twitter.


C’è, intanto, chi ricorda tutte le azioni caritatevoli fatte dai tre giocatori insultati oggi. Da chi ha raccolto 200 milioni di sterline per i bambini a chi ha aperto nuovi campo di calcio nelle periferie di Londra fino a Saka che ha aiutato le comunità locali.

«Siamo disgustati dal fatto che alcuni membri della nostra squadra, che hanno dato tutto per la maglia, siano stati oggetto di abusi discriminatori online dopo la partita di stasera. Siamo con i nostri giocatori» scrive la nazionale inglese su Twitter postando la nota di FA, la federazione calcistica inglese.

La FA «condanna fermamente tutte le forme di discriminazione ed è sconvolta dal razzismo online che ha colpito alcuni dei nostri giocatori sui social media». Chiunque assume un comportamento «così disgustoso non è il benvenuto nel seguire la nostra squadra». «Faremo tutto il possibile per supportare i giocatori colpiti sollecitando le punizioni più dure possibili per i responsabili», conclude la nota.

Nella discussione che si sta aprendo è intervenuto anche Sadiq Khan, il sindaco di Londra. Che ha scritto: «Rashford, Saka and Sancho. Three Lions».

E ancora: «Non c’è assolutamente posto per il razzismo nel calcio o altrove. I responsabili dei disgustosi abusi online che abbiamo visto devono essere ritenuti responsabili e le società di social media devono agire immediatamente per rimuovere e prevenire questo odio».

Foto in copertina: EPA/ANDY RAIN

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