Euro 2020, quattro arresti per gli insulti razzisti sui tre calciatori della nazionale inglese che hanno sbagliato i rigori

La polizia: «Se siete dietro questo crimine, vi rintracceremo e affronterete serie conseguenze per le vostre vergognose azioni». La lettera aperta di Sancho, bersagliato sui social: «I tifosi vanno responsabilizzati. Ma l’odio non vincerà»

Avevano pubblicato insulti, inviti a «tornare nel proprio Paese», persino emoji con le scimmie e con le banane: alla fine l’indagine per gli insulti razzisti sui social nei confronti dei tre calciatori della nazionale inglese che hanno sbagliato i rigori nella finale di Euro 2020 contro l’Italia, Marcus Rashford, Bukayo Saka e Jadon Sancho, ha portato a degli arresti. Si tratta di quattro persone, ha riferito il National Police Chiefs’ Council sul proprio sito. Il commissario capo Mark Roberts in una dichiarazione ha mandato un avvertimento ai responsabili non ancora individuati: «Se ricostruiamo che siete dietro questo crimine, vi rintracceremo e affronterete serie conseguenze per le vostre vergognose azioni».


La lettera di Sancho: «L’odio non vincerà»

Jadon Sancho, uno dei tre calciatori che hanno sbagliato i rigori nella finale europea di Wembley, ha pubblicato una lunga lettera aperta postata sui social: «Non farò finta di non aver percepito gli insulti razzisti che i miei fratelli Marcus, Bukayo (riferendosi a Rashford e Saka) e io abbiamo subìto dopo la partita, però purtroppo non c’è nulla di nuovo. Come società dobbiamo migliorare e responsabilizzare queste persone. Ma l’odio non vincerà mai. A tutti i giovani che hanno subito abusi di questo tipo, dico di continuare ad andare in giro a testa alta e che continuino ad inseguire i loro sogni». «Sono orgoglioso di questa nazionale inglese e di come abbiamo unito tutto il paese dopo 18 mesi che sono stati difficili per tanta gente», ha concluso. Ieri 14 luglio il premier Boris Johnson aveva annunciato di voler imporre il divieto d’ingresso allo stadio per i tifosi che si macchiano di abusi razzisti online, per rafforzare la lotta contro ogni tipo di forma di discriminazione nel calcio. Dopo che una petizione online rivolta alla Federcalcio e al governo britannico per punire con il Daspo a vita i tifosi razzisti ha raggiunto il milione di firme, Johnson ha deciso di promuovere una nuova legge, che conferma la tolleranza zero contro il razzismo.


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