Lite sui vaccini, Red Ronnie fu denunciato da Burioni. Ora viene assolto per «diritto di critica»

Il giudice, nelle motivazioni della sentenza, ha spiegato che il virologo non è stato affatto diffamato né sono stati inseriti commenti offensivi nel post pubblicato su Facebook

Red Ronnie non ha diffamato il virologo Roberto Burioni. Lo ha stabilito il tribunale di Bologna che, ad aprile, ha assolto il conduttore dall’accusa di diffamazione perché il fatto non costituisce reato. Red Ronnie, infatti, aveva pubblicato alcune frasi su Facebook dopo un dibattito sui vaccini con il professor Burioni nella trasmissione Virus su Rai 2. Il 15 maggio 2016 aveva scritto un testo in cui accusava Burioni di «ricerca di protagonismo» e di essere «legato a interessi economici», riportando poi l’email ricevuta da uno spettatore.


Cosa è successo

In quel post Red Ronnie – spiega oggi il giudice nelle motivazioni della sentenza- ha incollato lo screenshot dell’email riportando un commento di poche righe «senza però, per quanto emerso, inserire commenti offensivi direttamente dalla sua ‘tastiera’» ma solo richiamando quanto contenuto nella missiva ricevuta su cui «ha comunque effettuato delle ricerche al fine di verificare se quanto riportato nella mail ricevuta fosse vero o quantomeno così potesse apparire». Il testo pubblicato, quindi, rientra nell’esercizio di diritto di critica e di cronaca giornalistica e non può ritenersi un attacco personale lesivo della dignità morale e intellettuale del virologo. «Questa sentenza indubbiamente vola alto – è il commento di Guido Magnisi, difensore di Red Ronnie – delineando il ruolo centrale, nel contesto dello sviluppo di una società realmente democratica, del libero giornalismo: libero, ma libero veramente».


Foto in copertina: ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI

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