A Barcellona torna il coprifuoco dopo due mesi di movida: dietrofront per contenere la variante Delta

A maggio il governo aveva dichiarato la fine dello stato di emergenza

A Barcellona torna il coprifuoco notturno. La Corte Superiore di Giustizia della Catalogna ha autorizzato la reintroduzione della serrata tra l’una e le sei del mattino, proposto dalla Generalitat per fermare la diffusione del Coronavirus. La misura, che come riferisce El Pais entra in vigore da questo fine settimana, riguarda 161 comuni, tra cui appunto Barcellona. La città ha registrato un’impennata dei nuovi casi – dovuta alla diffusione della variante Delta – con un’incidenza di oltre 400 nuovi casi ogni 100 mila abitanti nell’ultima settimana. I nuovi contagi registrati in Catalogna sono il doppio della media spagnola. La regione è fra le più colpite d’Europa con oltre mille casi per 100 mila abitanti. La Spagna, con i Paesi Bassi, Cipro e ieri è diventata ufficialmente zona rossa sulla mappa settimanale del Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie (Ecdc) sull’incidenza del Covid. A maggio il governo aveva dichiarato la fine dello stato di emergenza. Tra bottiglie e brindisi nelle piazze principali, la prima nottata di libertà in Spagna era trascorsa per strada senza nessun rispetto delle misure di sicurezza. Già allora, però, il calo dei casi non era particolarmente significativo, e il trend molto debole. Il bollettino giornaliero rappresentava, per il ministero della Salute, un «rischio elevato».


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