Zangrillo torna alla carica: «Si parla troppo di Covid: così si crea il panico»

Nei giorni scorsi il medico del San Raffaele aveva proposto di sanzionare chi spaventa le persone con toni allarmanti

«A fronte di questi numeri reali, dedicare le prime 6 pagine del Corriere al Covid-19 equivale, a mio parere, a creare panico». Il direttore del Dipartimento di anestesia e terapia intensiva dell’ospedale San Raffaele di Milano, Alberto Zangrillo, critica su Twitter lo spazio riservato dai media alla pandemia. Il primario pubblica anche un’immagine con i numeri degli accessi al pronto soccorso nell’ultima settimana: «11 accessi totali, 100% non età media di 36 anni, 8 dimessi e 3 ricoverati con un’età media di 63 anni». Qualche giorno prima, in un’intervista rilasciata all’Adnkronos, Zangrillo aveva accusato i media di essersi innamorati del filone Covid. In Italia, aveva detto Zangrillo, «c’è un enorme responsabilità di chi comunica: ad un qualsiasi personaggio in cerca di autore è sufficiente parlare di una delle 24 lettere dell’alfabeto greco e si ritrova scienziato. State tranquilli, però: su 100 persone che parlano quotidianamente sui media, forse una ha visto negli occhi la malattia». Per il primario «spaventare le persone con toni allarmanti andrebbe sanzionato».


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