«I non vaccinati si paghino le spese sanitarie o risarciscano i contagiati»: la proposta dell’immunologo Minelli

Il coordinatore della Fondazione per la Medicina Personalizzata: «Chi non ha controindicazioni all’immunizzazione sia obbligato a pagarsi visite, ricoveri e farmaci in caso di Covid»

«I non vaccinati contro Covid-19 si paghino le spese sanitarie in caso di ricovero oppure risarciscano i danni che possono derivare dai contagi da loro certamente provocati». Arriva con queste parole la proposta dell’immunologo e allergologo Mauro Minelli, coordinatore per il Sud Italia della Fondazione per la Medicina Personalizzata. Una soluzione che secondo lo scienziato potrebbe essere la giusta alternativa all’obbligo vaccinale. «I non vaccinati contro Covid-19 che non hanno alcuna legittima controindicazione all’inoculo del vaccino dovrebbero essere obbligati a pagarsi le visite, i ricoveri e i farmaci in caso di Covid» spiega ancora Minelli, «oppure di considerare i danni, calcolati nel loro insieme, che possono derivare da un contagio».


«Paghino il conto di posizioni fantasiose»

Nelle ore in cui non mancano polemiche per l’imminente decisione del governo sul green pass obbligatorio, l’immunologo prende come dato di fatto la volontà di una parte di popolazione di non vaccinarsi ma immagina per scettici e no vax precise condizioni. Intanto la campagna vaccinale italiana ha raggiunto la soglia del 50% dei vaccinati con una sola dose, circa 27 milioni di persone. La proposta di Minelli si riferisce soprattutto ai possibili ricoveri provocata dai contagi di chi ha rifiutato la somministrazione. Un dato quello della pressione negli ospedali che negli ultimi bollettini nazionali appare in crescita pur rimanendo sulle soglie minime. «Un conto sono le proteste correlate a prese di posizione preconcette e talvolta fantasiose», aggiunge Minelli, «un altro sono i richiami a un obbligo civico poggiato su evidenze alle cui spalle campeggia lo spettro, tutt’altro che fantasioso, di un’esperienza tutta da dimenticare».


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