Calcio, nell’anno del Covid il mercato europeo ha perso il 13%. È il primo calo da oltre un decennio

La Serie A ha segnato il peggior risultato tra i cinque principali campionati europei

Il calo era atteso. Anche se forse non fino a questo punto. Secono l’Annual Review of football finance pubblicata dalla società di consulenza Deloitte, nella stagione 2019 – 2020 il mercato del calcio in Europa ha subito un calo del 13%, passando dai 28,9 miliardi di euro della stagione precedente a un totale di 25,2 miliardi di euro. Per creare questo report sono stati analizzati i dati di cinque grandi campionati europei: Premier League, Bundesliga, Seria A, Liga e Ligue 1, le massime serie di Regno Unito, Germania, Italia, Spagna e Francia. Le entrate generate nell’ultima stagione sono state di 15,1 miliardi di euro, contro i 17 miliardi di euro di quella precedente. Il calo, solo per quanto riguarda questa voce, è stato dunque dell’11%. È la prima volta che in questo settore si registra un calo dalla crisi finanziaria del 2008.


Rispetto alla media dei più importanti campionati d’Europa, il calo della Serie A è stato il peggiore: –18%. Le entrate totali sono state di 2,1 miliardi di euro. Nella Serie A poi è stata ridotta la spesa salariale nella stagione 2019-2020, una diminuzione che è stata dell’8% del totale. È stata l’unica delle leghe più importanti in Europa a seguire questa scelta. Il rapporto pubblicato da Deloitte analizza anche il caso della Ligue 1 francese, l’unico campionato fra quelli analizzati che è stato sospeso a causa del Covid. La perdita in termini di ricavi è stata meno bassa di quella italiana: in tutto infatti la Ligue 1 ha perso il 16% rispetto alla stagione precedente, registrando un totale di ricavi vicino a 1,6 miliardi di euro. Deloitte sostiene però che in generale il settore del calcio ha dimostrato di aver retto bene il colpo della pandemia ed è fiduciosa per le prossime stagioni in cui dovrebbe cominciare a vedersi «un forte recupero».


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