Incendi in Calabria, sono 59 i roghi ancora attivi. E l’Aspromonte continua a bruciare – Il video

«La situazione continua a essere grave», ha detto il presidente della Regione Spirlì. Forza Italia chiede pene più severe per i responsabili

Il Sud continua a bruciare senza sosta. Calabria e Sicilia le regioni più martoriate, che nella giornata di ieri hanno contato cinque vittime a causa delle fiamme. Nelle ultime 12 ore gli interventi dei pompieri sono stati 528: 230 in Sicilia, dove la situazione è ora ritenuta «sotto controllo», con 84 squadre al lavoro, mentre in Calabria gli interventi sono stati un centinaio ed è qui che si riscontrano le maggiori criticità. La provincia di Reggio Calabria è la più colpita, con gli incendi che da giorni stanno devastando soprattutto l’Aspromonte, dove ieri a causa delle fiamme hanno perso la vita due persone (i morti sono in totale quattro). Oggi 12 agosto sono 59 i roghi attivi nella Regione (mercoledì erano stati 110). «Un dato in diminuzione rispetto alla giornata di ieri, ma la situazione continua a essere grave», ha sottolineato il presidente della Regione Nino Spirlì dopo che ieri la Giunta regionale ha chiesto formalmente al Governo la dichiarazione dello stato di emergenza.


«Dei 59 incendi registrati questa mattina – continua il presidente – 12 sono di interfaccia. Le squadre impegnate nelle operazioni di spegnimento sono in tutto 70. Le criticità maggiori si registrano nel Reggino e, precisamente, nelle zone Bagaladi/Cardeto, Grotteria/Mammola/Martone, San Luca e Cittanova». Spirlì, oltre a condannare «l’azione scellerata dei piromani», ha ringraziato «tutte le squadre di soccorso regionali e nazionali che si stanno prodigando senza risparmio per fare rientrare questa emergenza». Anche la Sicilia è provata dai roghi degli ultimi giorni: nella notte tra mercoledì e giovedì sono andati in fumo ettari di terra soprattutto sulle Madonie, nella zona di Polizzi Generosa, dove sono state evacuate 150 persone a causa del massicco incendio, di certa origine dolosa, che circonda il centro abitato.


Forza Italia chiede ristori per le comunità danneggiate e pene più severe per i responsabili

Rispetto agli incendi che stanno martoriando il Sud senza sosta, i ministri di Forza Italia Mariastella Gelmini, Renato Brunetta e Mara Carfagna oggi hanno chiesto pene più severe per i responsabili degli incendi: «Abbiamo già pianto diverse vittime, e stiamo perdendo di ora in ora un patrimonio naturalistico di inestimabile valore», dicono, assicurando che l’esecutivo «lavorerà per ristorare anche economicamente le comunità maggiormente danneggiate. Ma occorre anche intervenire a monte, rafforzare i controlli e punire duramente i responsabili di queste immani tragedie. Proporremo di modificare, dunque, la legge sugli incendi, con pene più severe».

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