«L’esercito afghano collasserà»: il monito degli 007 statunitensi snobbato da Biden

La rivelazione del New York Times. Il consigliere per la Sicurezza, Jake Sullivan: «Il presidente si assume le responsabilità del ritiro, ma non è l’unico ad avere colpe»

Nel giorno della prima conferenza stampa dei talebani, emergono nuovi particolari sulla loro rapida avanzata e sulle valutazioni dietro la decisione degli Usa di lasciare l’Afghanistan. Secondo il New York Times, gli 007 americani durante l’estate prospettarono una conquista dell’Afghanistan da parte dei talebani e misero in guardia su un rapido collasso dell’esercito afghano. Il presidente americano Joe Biden, all’epoca dei fatti, non diede peso alle preoccupazioni delle agenzie di intelligence Usa e, insieme ai suoi consiglieri, l’8 luglio disse pubblicamente che era improbabile che ciò potesse accadere. A luglio, secondo il quotidiano – che cita dirigenti ed ex dirigenti del governo americano -, molti rapporti di intelligence divennero pessimistici. Difficilmente, secondo gli 007 americani, le forze di sicurezza afghana avrebbero potuto opporre una seria resistenza ai talebani. C’era grande preoccupazione.


Il calo di Biden nei sondaggi

Il consigliere per la Sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan ha commentato: «Il presidente e tutti i suoi collaboratori, me compreso, si assumono la responsabilità delle loro decisioni e delle loro conseguenze, ma ci sono anche responsabilità di altri». Secondo un sondaggio condotto da Politico e Morning Consult dal 13 al 16 agosto, il 49 per cento degli elettori sostiene la decisione di Biden di lasciare il Paese contro il 69 per cento di aprile, quando il presidente aveva annunciato che tutte le forze Usa sarebbero uscite entro l’11 settembre. Ora, secondo il portavoce del dipartimento di Stato Ned Price, «un futuro governo che preservi i diritti fondamentali del suo popolo, compresa la metà della sua popolazione, ossia le sue donne e le sue ragazze, che non offra rifugio ai terroristi, è un governo con cui potremmo lavorare», ha detto, poco prima di ascoltare le parole dei talebani in conferenza stampa. «Ancora una volta, con i talebani, noi osserveremo il loro comportamento piuttosto che le loro parole», ha detto Price. Sullivan, poi, ha detto che gli Usa stanno discutendo con i talebani per determinare la timeline per le evacuazioni. Quindi, ha evocato sanzioni nel caso i talebani non rispettassero i diritti umani, in particolare quelli delle donne. Sullivan, però, ha anche detto di non voler anticipare alcuna misura, chiarendo che gli americani illustreranno direttamente ai talebani quali saranno «costi o incentivi» per i loro comportamenti e quali sono «le aspettative» di Washington.


Foto in copertina: EPA/STRINGER

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