Così Salvini prova a scaricare Durigon: «Il ritorno al fascismo? Non ci interessa»

Il leader della Lega a Radio24: «Siamo nel 2021, libertà e diritti non si toccano». Smuraglia (Anpi): «Il Capitano prenda le distanze»

Mentre il suo sottosegretario Claudio Durigon è sempre più nella bufera, il leader della Lega Matteo Salvini prova a mettere a tacere le polemiche. «Fascismo e comunismo sono stati sconfitti dalla storia fortunatamente, siamo in democrazia e continueremo a viverci. La libertà è un bene indisponibile, quindi nessuna nostalgia per nessun regime né il fascismo né il comunismo», ha detto oggi il Capitano a Radio24. E poi: «Quel parco a Latina è stato per decenni intitolato al fratello di Mussolini, quindi non è nulla di nuovo ma non ci interessa il ritorno al passato. Siamo nel 2021, diritti e libertà non si toccano». Intanto Carlo Smuraglia, presidente emerito dell’Anpi, partigiano, avvocato e politico, in un’intervista a la Repubblica torna a chiedere le dimissioni del sottosegretario: «Se avesse una dignità dovrebbe lasciare. Dovrebbe avere capito che stava proponendo una mostruosità. Salvini prenda le distanze da lui: sarebbe giusto, sarebbe un segnale». Di fronte alla proposta del leghista di intitolare un piazzale di Latina al fratello del Duce Arnaldo Mussolini per Smuraglia «dobbiamo non sottovalutare e riflettere. In un periodo così difficile, con un piede solo fuori dalla pandemia e le difficoltà economiche, forse qualcuno pensa di approfittare della distrazione collettiva per fare passare cose che altrimenti sarebbero state accantonate come assurdità da respingere subito», sostiene. La Lega, secondo il presidente emerito dell’Anpi, strizza in qualche modo l’occhio ai fascisti, «forse non in modo plateale, ma di fatto non prende posizione. Su questi fatti tutti nel governo dovrebbero pronunciarsi anche per evitare che si vada avanti su un simile terreno. Un governo democratico non può permettersi revanscismi né derive fasciste».


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