Guido Rasi: «Il vaccino sia obbligatorio per i lavoratori a contatto con il pubblico»

Il consulente di Figliuolo: «Bisogna estendere l’obbligo per tutte le categorie ad alta possibilità di contatto. Deve decidere la politica»

Il professor Guido Rasi, ordinario di microbiologia all’università di Tor Vergata, ex direttore esecutivo dell’Ema e consulente del commissario all’emergenza Francesco Paolo Figliuolo, propone oggi in un’intervista a Il Messaggero l’obbligo vaccinale contro Covid-19 per i lavoratori a contatto con il pubblico. Secondo Rasi in Italia il vaccino obbligatorio «poteva essere fatto prima, non servivano autorizzazioni dagli enti regolatori», mentre è inutile sperare nell’immunità di gregge: «Proteggere l’80% della popolazione non basterà». Quindi bisogna «estendere l’obbligo per tutte le categorie che lavorano a contatto con il pubblico e quindi ad alta possibilità di contatto. Come fattibilità, giudichino i politici cosa è fattibile e cosa no».


Per il professore, poi, «bisogna essere onesti e dire che il Green Pass non certifica l’invulnerabilità, né la non contagiosità. È uno dei tanti strumenti da usare in combinazione per avere la garanzia di riduzione importante del rischio per il soggetto vaccinato e il soggetto con cui si mette in contatto. Dopodiché è chiaro che non è la soluzione a tutti i problemi e va ripensato come applicarlo». Ovvero va reso più agile: «Per esempio in una soluzione di lavoro non c’è bisogno di mostrarlo ogni giorno. Va usato in maniera intelligente, senza penalizzare chi non ha fatto il vaccino solo per motivi di età o prenotazioni. Ma, ribadisco, il Green Pass non garantisce la sicurezza assoluta. Purtroppo per la presenza della variante Delta in questo momento il rischio zero non esiste».


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