Chi è il No Green Pass che ha aggredito un giornalista: «A casa sua carabine, fucile e pistola»

È un collaboratore scolastico del personale Ata che lavora in un istituto di Roma. Ha un porto d’armi per uso sportivo e nessun precedente penale

Si chiama Gianluca La Face, ha 57 anni, è un collaboratore scolastico e a casa sua la polizia ha sequestrato tre carabine, un fucile e una pistola. Lui è l’uomo che ha aggredito a pugni Francesco Giovannetti, giornalista di Repubblica, minacciando di tagliargli la gola. Si tratta di un precario del personale Ata e, nel corso delle perquisizioni, i poliziotti della Digos hanno trovato alcune armi regolarmente detenute dall’uomo che sono state sequestrate in via precauzionale. L’uomo ha un porto d’armi per uso sportivo, non ha precedenti penali e, secondo quanto risulta alla polizia, non è iscritto a nessun partito o movimento politico. Sabato sera una giornalista di Rai News 24 era stata aggredita durante le manifestazioni No Green pass a Roma.


Repubblica racconta oggi che Giovannetti è stato soccorso dal 118 e poi trasferito all’ospedale Fatebenefratelli e che tra i testimoni dei fatti c’è anche la moglie di La Face. Il suo avvocato dice che vuole attendere di vedere la documentazione prima di commentare l’accaduto. La Face lavora in una scuola di Roma. «Mi sono arrivati almeno cinque pugni in successione, molto forti, uno proprio in mezzo agli occhi – ha raccontato Giovannetti a La Stampa dal pronto soccorso – ero impreparato, in quel contesto non mi aspettavo un’aggressione così violenta». Il cronista spiega anche come hanno reagito gli altri presenti: «Alcuni si sono scusati, ma per lo più erano preoccupati di venire tutti descritti come violenti, mi hanno detto: “Questa roba non si fa, non siamo tutti così, mi raccomando spiegalo”».


Intanto l’associazione dei videomaker, GVPress, annuncia una manifestazione di protesta: «Nelle scorse ore c’è stata l’assurda aggressione subita da Francesco Giovanetti di Repubblica, iscritto a GVPress associazione italiana giornalisti videomaker. È l’ennesima inaccettabile violenza subita da un giornalista videomaker mentre svolge il proprio lavoro». GVPress dichiara che «è il momento di dire basta e fermare un’escalation sempre più pericolosa. Oggi, infatti, martedì 31 agosto, saremo a Roma, dalle ore 19, in piazza della Rotonda al Pantheon, per chiedere a istituzioni e cittadinanza maggior rispetto e tutela della stampa e di tutti gli operatori dei media».

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