Green pass, test salivari, classi in Dad: breve guida alle nuove regole per il rientro a scuola

Domani 4 milioni di studenti tornano tra i banchi. Dagli ingressi scaglionati al nodo dei trasporti pubblici: ecco le regole per la ripartenza

Domani, 13 settembre, 4 milioni di studenti torneranno tra i banchi di scuola. Le nuove regole per il contenimento della pandemia del Coronavirus prevedono Green pass per tutti coloro che entrano negli istituti scolastici, con eccezione degli studenti, ma anche tamponi salivari a campione, orari scaglionati di ingresso, più corse di bus e mezzi pubblici e mascherine e distanziamento in classe, nei corridoi e in palestra. Nel caso di contagio, solo la classe infettata andrà in Dad, dunque non ci saranno interi istituti a casa. La scuola, insomma, è pronta a ripartire domani 13 settembre, ad eccezione di alcune regioni, tra cui Puglia e Calabria che riapriranno gli istituti scolastici il 20 settembre.


Green pass obbligatorio, ma non per gli studenti

Per evitare nuove chiusure e quarantene, si è deciso di chiedere il Green pass non solo a docenti, bidelli e personale di segretaria ma anche a tutti coloro che, per qualsiasi motivo, metteranno piede negli istituti scolastici, quindi anche i genitori degli studenti. Non verrà chiesto, invece, agli allievi che, di contro, in classe dovranno comunque tenere la mascherina, fornita dalla scuola, e mantenere il distanziamento sociale negli spazi comuni e nei corridoi. Gli orari di ingresso a scuola saranno scaglionati: a Milano, ad esempio, i ragazzi che frequentano le superiori entreranno per il 70 per cento prima delle otto, tutti gli altri invece potranno puntare la sveglia più tardi, dopo le 9.30. Sul fronte trasporti, che è quello che preoccupa di più visto il sovraffollamento nelle ore di punta e la decisione del governo di non imporre il Green pass sui mezzi pubblici locali, il ministro dei Trasporti Enrico Giovannini ha assicurato che ci saranno più corse di bus e mezzi pubblici.


Tamponi salivari a campione

Infine, per quanto riguarda i tamponi salivari, è ormai chiaro che non potranno essere eseguiti su tutta la popolazione scolastica. Il piano prevede di monitorare almeno 55 mila alunni ogni 15 giorni. Numeri alla mano, si tratta di un campione di 110 mila studenti al mese. Saranno coinvolti, solo su base volontaria, gli studenti delle classi primarie e secondarie di primo grado, quindi elementari e medie.

Foto in copertina di repertorio: ANSA/MATTEO BAZZI

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