Gli operatori sanitari che stanno cercando di aggirare l’obbligo del Green pass negli ambienti di lavoro «devono essere radiati». La proposta con tanto di sanzione disciplinare arriva dall’assessore alla Sanità della Regione Lazio. «Se i furbetti del Green Pass sono professionisti sanitari che operano con il servizio sanitario della Regione saranno allontanati – ha scandito Alessio D’Amato – e chiederemo all’Ordine la radiazione dall’albo». Una richiesta che conferma la linea dura imposta dall’assessore nel corso di tutta la pandemia da Covid, relativamente al rispetto delle regole anti-contagio prima e della somministrazione dei vaccini poi, per la quale il Lazio si è distinto in modo virtuoso dalle altre regioni. L’ultima battaglia di D’Amato è il Green pass nelle Asl, nei pronto soccorso e in ospedale: l’assessore non intende consentire ai sanitari che non vogliono vaccinarsi di avere vita facile. E, così come ipotizzò di scaricare su negazionisti del Covid e No vax le spese sanitarie nel caso si fossero ammalati, ora propone la radiazione per i camici bianchi e verdi che non hanno ancora risposto all’appello della campagna vaccinale. Intanto oggi dal Pd della Regione Lazio arriva una forte condanna anche nei confronti della non ancora vaccinata sindaca di Roma Virginia Raggi e della sua «politica del Ni vax»: «È costretta ogni volta a esibire il proprio tampone giornaliero – sono le parole del vicesegretario Enzo Foschi -. Dovrebbe dare il buon esempio e invece occhieggia a quelle frange estremistiche che non si vogliono vaccinare».
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