Comunali a Milano, Meloni fa tardi all’evento e Salvini se ne va. Poi minimizzano: «Nessuna tensione» – Il video

I leader di Fratelli d’Italia e Lega: «Leggiamo ricostruzioni surreali. Siamo compatti, altro che polemiche»

Allo Starhotels Palace c’era imbarazzo tra i presenti in sala. Saranno le imminenti elezioni comunali o le ultime vicende giudiziarie che investono il Carroccio, ma è bastato un ritardo di Giorgia Meloni per portare Matteo Salvini a lasciare la sala dove si stava tenendo l’incontro pubblico tra il candidato sindaco per Milano, Luca Bernardo, e i leader del centrodestra. Meloni era attesa alle 10.30. Salvini, non appena saputo del suo ritardo a causa della cancellazione di un volo, se n’è andato salutando l’ex ministro Maurizio Lupi, ora a capo di Noi con l’Italia. «Scusate, un volo è stato cancellato e l’altro è arrivato con più di mezz’ora di ritardo», si è giustificato con il pubblico il senatore Ignazio La Russa, presente all’evento in veste di rappresentante di Fratelli d’Italia. Tuttavia – stando a quanto riportato da la Repubblica -, il senatore avrebbe poi aggiunto: «Sono due pazzi: uno che scappa e l’altra che arriva. Ma voglio bene ad entrambi». «Non fate mistificazioni», ha ribattuto la stessa Meloni ai giornalisti che le chiedevano se dietro la sua assenza ci fosse qualche messaggio politico. «Se abbiamo partecipato a questo evento è per dimostrare la compattezza del centrodestra», ha detto l’ex ministra alla stampa una volta arrivata, invitando i più scettici a «controllare l’orario del volo».


A stretto giro, Salvini e Meloni hanno fatto sapere: «Nessuna polemica e zero tensioni: stamane non è stato possibile salutarci di persona per banali imprevisti con gli orari di aereo e treno, facilmente verificabili con una telefonata. Saremo insieme già domani a Roma. È incredibile tuttavia che, anche oggi, certi media scrivano bufale o riportino surreali ricostruzioni pur di non parlare delle proposte e dei progetti del centrodestra. Ma non importa: il centrodestra è compatto e lo ha dimostrato ancora una volta in queste elezioni, con candidati unitari in tutte le grandi città. A chi cerca divisioni e litigi consigliamo di guardare a sinistra».


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