Mimmo Lucano, Salvini all’attacco: «La sinistra va a caccia di omosessuali nella Lega, poi candida i condannati»

Il segretario della Lega riprende la vicende dell’ex sindaco di Riace in due tweet per criticare «giornalisti e politici di sinistra impegnati a fare i guardoni» sul caso Morisi

La sentenza di primo grado inflitta a Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace, il comune calabrese per lungo tempo considerato un modello per l’integrazione dei migranti, ha suscitato diverse reazioni politiche. Se i rappresentanti del centrosinistra esprimono «vicinanza e solidarietà» nei confronti di Lucano – queste sono le parole usate da Enrico letta -, dagli avversari dell’altro lato dell’arco parlamentare arrivano le accuse più dure. Tra tutti, Matteo Salvini, alle prese con la vicenda del suo spin doctor Luca Morisi: «Altro che dare la caccia agli omosessuali nella Lega, la sinistra in Calabria candida condannati a 13 anni di carcere!».


Lucano, candidato al consiglio regionale della Calabria alle prossime elezioni del 3 e 4 settembre, ha ricevuto oggi una condanna a 13 anni e 2 mesi: quasi il doppio della pena di 7 anni e 11 mesi richiesta dall’accusa nel processo Xenia. Il segretario della Lega, in un secondo tweet, ha criticato anche l’atteggiamento della stampa, impegnata a suo dire a fare i guardoni sul caso dell’ideatore della Bestia. «Guadagnava illecitamente su gestione immigrati, 13 anni di condanna al sindaco di sinistra Mimmo Lucano, paladino dei radical chic. Giornalisti e politici di sinistra indignati ne abbiamo? No, tutti impegnati a fare i guardoni in casa altrui».


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