Il discorso fuorviante di Giorgio Agamben sui «vaccini anti Covid sperimentali» (che non lo sono)

Intervenuto al Senato, il filosofo ha diffuso un messaggio ingannevole sui vaccini anti Covid e sullo Scudo penale per medici e infermieri che effettuano le somministrazioni

Durante la seduta della Commissione Affari costituzionali di giovedì 7 ottobre 2021 al Senato, si sono tenute le audizioni in videoconferenza sul Ddl 2394 per la conversione del decreto legge relativo al Green pass. Uno degli interventi più discussi è stato quello del filosofo e scrittore Giorgio Agamben, il quale ha basato le sue premesse su delle informazioni fuorvianti e ingannevoli sui vaccini anti Covid. Ecco la trascrizione dell’intervento iniziale del Prof. Agamben:

Voi sapete che il Governo, con un apposito decreto legge, il numero 44 del 2021 detto “Scudo penale” ora convertito in legge, si è esentato da ogni responsabilità per i danni prodotti dal vaccino. E quanto gravi possano essere questi danni, risulta dal fatto che l’articolo 3 del decreto in questione, menziona esplicitamente gli articoli 589 e 590 del codice penale che si riferiscono all’omicidio colposo e ai decreti… e alle lesioni colpose. Come autorevoli giuristi hanno notato, questo significa che lo Stato non si sente di assumere la responsabilità per un vaccino che non ha terminato la sua fase di sperimentazione.

L’omicidio colposo e lo Scudo penale

Partiamo dall’articolo 3 del decreto legge 44 del primo aprile 2021 intitolato Responsabilità penale da somministrazione del vaccino anti SARS-CoV-2. In esso vengono citati entrambi gli articoli del codice penale di cui parla Agamben nel suo intervento citando giustamente lo “Scudo penale”. Quest’ultimo, però, non riguarda in alcun modo lo Stato, ma i medici e gli infermieri a determinate condizioni:

La punibilità è esclusa quando l’uso del vaccino è conforme alle indicazioni contenute nel provvedimento di autorizzazione all’immissione in commercio emesso dalle competenti autorità e alle circolari pubblicate sul sito istituzionale del Ministero della salute relative alle attività di vaccinazione.

I doveri dello Stato in caso di danno da vaccino accertato

Secondo Agamben, che riporta il parere di non precisati autorevoli giuristi, «lo Stato non si sente di assumere la responsabilità per un vaccino». Come abbiamo spiegato più volte a Open, lo “Scudo penale” riguarda esclusivamente i medici e gli operatori sanitari incaricati alla somministrazione dei vaccini, un intervento giunto dopo numerose discussioni avvenute nel mese di marzo 2021. All’epoca, ad esempio, anche lo stop di AstraZeneca venne erroneamente visto come un tentativo di evitare cause.

Come spiegato a Open dall’avvocato Michele Maria Gambini, penalista ed esperto nel campo della responsabilità penale in campo medico, «nel campo della responsabilità sanitaria si deve sempre dimostrare il profilo di colpa – afferma Gambini -. Esiste infatti un criterio di responsabilità, che con la riforma Gelli del 2017 è stato addirittura rafforzato. Se intento un procedimento penale o civile, quel che devo dimostrare è la sussistenza di un rapporto di causa-effetto, tra l’atto medico e il danno che ha subito il paziente».

Il risarcimento anche per i vaccini “fortemente raccomandati”

In Italia esiste una legge, la n.210 del 1992, che prevede un “risarcimento” per danno accertato da vaccino obbligatorio. Ad oggi i vaccini anti Covid-19 non sono obbligatori, ma dalla sentenza n.118/2020 della Corte Costituzionale – e la successiva sentenza n. 7354 del 2 dicembre 2020 della Suprema Corte di cassazione – l’eventuale risarcimento potrebbe essere comunque riconosciuto anche per quei vaccini “fortemente raccomandati”.

I vaccini non sono sperimentali

Un’altra informazione ingannevole nel discorso del Prof. Agamben riguarda l’affermazione sui vaccini: «Come autorevoli giuristi hanno notato, questo significa che lo Stato non si sente di assumere la responsabilità per un vaccino che non ha terminato la sua fase di sperimentazione». A parte il fatto che non esiste soltanto un vaccino, ma ben quattro, quelli attualmente in uso in Italia hanno già superato la fase di sperimentazione, un passo necessario al fine di ottenere il via libera da parte di enti come l’europea EMA e la FDA americana.

La situazione sui vaccini anti Covid-19

Ad oggi, sabato 9 ottobre 2021, in Italia oltre 45 milioni di persone hanno ricevuto almeno una dose di uno dei vaccini anti Covid-19. Ben oltre 43 milioni di cittadini, il 79,9% della popolazione over 12, hanno completato il ciclo vaccinale. Nel mondo, considerando anche gli altri vaccini utilizzati oltre a quelli autorizzati negli Stati Uniti e in Europa, oltre il 46% della popolazione ha ricevuto almeno una dose, per un totale di oltre 6,46 miliardi di somministrazioni singole.

Contrariamente a quanto affermato da bufalari e No vax, non si riscontra alcuna strage nella popolazione umana dovuta a dei vaccini che risultano approvati dalle agenzie del farmaco nazionali a seguito delle tre fasi di sperimentazioni necessarie per garantirne efficacia e sicurezza. L’unica strage accertata è quella della Covid-19, contrastata proprio grazie alle vaccinazioni di massa.

La “censura di Facebook”

Il discorso del Prof. Agamben al Senato sarebbe stato “censurato” dal social network Facebook. A prova di tale affermazione viene mostrato uno screenshot dove risulterebbe contestata una violazione all’interno del social.

Effettuando una semplice verifica nel motore di ricerca di Facebook, il video dell’intervento al Senato è presente in diversi post pubblicati sia il 7 ottobre 2021 (qui, qui e qui) che nei giorni successivi (qui, qui e qui). Risulta evidente che il problema sia stato riscontrato in un unico account o pagina Facebook segnalato per qualche ragione dagli utenti.

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