Al Sisi: «Non ci sottometteremo ai diktat europei sui diritti umani. L’Egitto rispetta la propria gente»

Le parole del presidente egiziano da Budapest, alla vigilia del via al processo sul caso Regeni

Davanti ai leader dei Paesi del gruppo di Visegrad – Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria -, il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha avvertito i Paesi Ue che il Cairo «non si sottometterà ai diktat europei» in materia di diritti umani. Chiaro il riferimento alle vicende di Giulio Regeni (il processo per la morte del ricercatore italiano prenderà il via domani, 14 ottobre) e Patrick Zaki. A riportare le dichiarazioni di al Sisi sono stati i giornali filogovernativi egiziani Al Ahram e Al Gomhuria e, con lievi sfumature, la testata indipendente Al Masry Al Youm. «Avete a che fare con uno Stato che rispetta se stesso e rispetta pienamente la propria gente. In Egitto c’è un potere che non si sottomette a nessun diktat», ha detto al Sisi da Budapest, rivolgendosi ai suoi omologhi, respingendo così le critiche della comunità internazionale sul mancato rispetto dei diritti umani. Lo scorso mese, sfruttando l’occasione del varo della prima strategia nazionale egiziana sui diritti civili, l’ex generale aveva sostenuto che voler imporre all’Egitto una visione occidentale della tutela di questi diritti fondamentali fosse un «approccio dittatoriale».


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