Il voto al Senato anche per i 18enni sarà realtà. Ieri, 13 ottobre, è scaduto il termine per la presentazione delle firme per un eventuale referendum confermativo che non sarà necessario indire; a luglio scorso era stata approvata dal Parlamento la riforma costituzionale che entrerà in vigore alle prossime elezioni politiche. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà ha commentato la notizia, specificando che ora il presidente Sergio Mattarella potrà promulgare la legge. «Un provvedimento che i nostri giovani meritano», ha detto. «Il Movimento 5 Stelle ha sempre creduto nella forza e nelle capacità dei giovani ed è per questo che abbiamo proposto, ci siamo battuti e abbiamo ottenuto la possibilità per chi ha compiuto 18 anni di votare non solo per i propri rappresentati alla Camera ma anche per quelli al Senato». Gli elettori interessati dalla modifica sono quasi 4 milioni, tra i 18 e i 24 anni. Per consentire loro di esprimere il voto, verrà cambiato un solo articolo della Costituzione. In particolare, verranno eliminate dal primo comma dell’articolo 58 le parole «dagli elettori che hanno superato il venticinquesimo anno di età», allargando in questo modo la platea dell’elettorato attivo del Senato.
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