Anagrafe digitale, dal 15 novembre sarà possibile scaricare 14 tipi di certificati on line. Ecco quali

Per avere un certificato anagrafico non servirà più andare allo sportello: basterà sedersi al computer e scaricarlo. Senza nemmeno pagare il bollo

Addio sportelli, attese, burocrazia. Nel paese dell”Ufficio Complicazioni Affari Semplici, il 15 novembre potrebbe segnare finalmente una data di svolta. «Per avere un certificato anagrafico non servirà più andare allo sportello: basterà sedersi al computer e scaricarlo. Senza nemmeno pagare il bollo, che in qualche caso arriva fino a 16 euro», spiega oggi il ministro per l’Innovazione tecnologica Vittorio Colao in un’intervista al Corriere della Sera. Ecco quali sono i certificati che sarà possibile scaricare, per sé o per un familiare, da casa grazie ai nuovi servizi dell’anagrafe digitale:


  • Anagrafico di nascita
  • Anagrafico di matrimonio
  • di Cittadinanza
  • di Esistenza in vita
  • di Residenza
  • di Residenza AIRE
  • di Stato civile
  • di Stato di famiglia
  • di Stato di famiglia e di stato civile
  • di Residenza in convivenza
  • di Stato di famiglia AIRE
  • di Stato di famiglia con rapporti di parentela
  • di Stato Libero
  • Anagrafico di Unione Civile
  • di Contratto di Convivenza

Si tratta delle prime 14 tipologie, cui potranno esserne aggiunte altre nei prossimi mesi – per esempio semplificando le procedure per il cambio di residenza. E senza digital divide, assicura il ministro. «In tutta Italia. Liberiamo il tempo delle persone e di chi lavora. Con la ministra dell’Interno Lamorgese diamo un segnale al Paese che non è più tempo di scetticismi, le cose si possono e si debbono fare». Al momento «abbiamo coperto il 98% dei cittadini e i pochi piccoli Comuni che mancano li stiamo aiutando a salire a bordo», dice Colao. Che promette gare per collegare 6,2 milioi di abitazioni con la fibra, il 5G anche sui treni e un lavoro concreto per non lasciare indietro il Sud. E assicura che l’Italia, in termini di avanzamento digitale, non è poi così indietro come si potrebbe pensare, con i suoi 24 milioni di carte d’identità elettroniche e 25 milioni di utenti Spid.


In copertina ANSA/FABIO FRUSTACI | Vittorio Colao, Roma 21 settembre 2021.

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