Un bilaterale per mettere un po’ da parte gli attriti del passato. È durato mezz’ora il bilaterale a margine del G20 di Roma tra il presidente del Consiglio Mario Draghi e il presidente turco Erdogan. Il primo faccia a faccia tra i due dopo che lo scorso 8 aprile, il premier italiano lo aveva definito «un dittatore». Immediata era stata la reazione di Ankara che aveva convocato d’urgenza l’ambasciatore italiano chiedendo che «queste brutte e sfacciate affermazioni, che non sono conformi allo spirito di amicizia e di alleanza tra Italia e Turchia, vengano subito ritirate». «La dichiarazione del presidente del Consiglio italiano è stata di una totale maleducazione, di una totale maleducazione», aveva aggiunto subito dopo Erdogan. Bilaterale – con tanto di stretta di mano – anche tra la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e il presidente turco. Un incontro che avviene dopo il caso della sedia mancante quando, sempre nell’aprile scorso, nella riunione con Erdogan e il presidente del Consiglio Ue Charles Michel ad Ankara, la presidente dell’esecutivo europeo era rimasta senza sedia per diversi minuti.
Foto in copertina: EPA/ETTORE FERRARI
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