Trieste, nessun divieto di manifestare. L’ordinanza del sindaco per i No Green pass: in piazza obbligo di mascherina e distanza

Per gli organizzatori delle manifestazioni scatta anche l’obbligo di avere un servizio di sicurezza, i cui nomi devono essere inviati in questura

Le manifestazioni a Trieste si potranno ancora organizzare, ma con almeno l’obbligo di indossare la mascherina. L’ordinanza del sindaco Roberto Dipiazza conferma la linea dura, ma non durissima, contro le proteste dei No Green pass che per giorni hanno imperversato nella città giuliana e i cui organizzatori volevano portare avanti praticamente a oltranza. Un rischio troppo alto secondo la prefettura, compreso il sindaco che nei giorni scorsi aveva annunciato di voler limitare il più possibile la possibilità di rivedere gli accampamenti in piazza Unità d’Italia, fino: «ai limiti della legge», diceva. Cioè anche arrivando a vietare ogni tipo di manifestazione. L’ordinanza di Dipiazza garantirebbe invece il diritto a organizzare manifestazioni nel suo comune, ma i responsabili dovranno prevedere la presenza di personale facilmente riconoscibile, con il compito di controllare e far rispettare il distanziamento interpersonale tra i partecipanti dell’evento. Oltre che l’uso della mascherina tanto all’aperto quanto al chiuso. Un servizio d’ordine obbligatorio, quindi, che dovrà essere presente in piazza con un rapporto di 1 a 100 rispetto ai manifestanti. I nomi dei componenti del servizio di sicurezza anti Covid dovranno poi essere comunicati alla questura. L’ordinanza entrerà in vigore dalla mezzanotte di domani 5 novembre e sarà valida fino al 30. Prevista una multa da 400 a 1.000 euro nel caso non venisse osservata.


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