Dal «bla bla bla» di Greta al «finale deludente» del Wwf: tutte le reazioni all’accordo della Cop26 di Glasgow

«È un accordo debole e manca di coraggio – sostiene Greenpeace – ma è stato dato un chiaro segnale: l’era del carbone è agli sgoccioli e questo è quello che conta»

Tra conferme, slittamenti e qualche passo indietro, alla fine, dopo 13 giorni di negoziati accesi, il patto di Glasgow è stato raggiunto. La firma è arrivata domenica sera, subito dopo la votazione dell’accordo articolo per articolo. Appena chiusa l’ultima plenaria alla Cop26 sono cominciati a circolare i primi commenti e le prime reazioni di quello che, senza entrare nel merito di successi e fallimenti, sarà comunque ricordato come un appuntamento mondiale di grande importanza. Tra le prime voci critiche a twittare contro i risultati raggiunti in Scozia quella dell’attivista svedese Greta Thunberg, che in realtà critica lo è stata fin dal primo giorno della conferenza Onu e addirittura dai tempi del G20 di Roma, senza entrare nei contenuti dei compromessi siglati. Ma sono tante le voci, positive o polemiche, che si sono espresse subito dopo il voto e l’accordo raggiunto.


Guterres (Onu): «Un compromesso che riflette le contraddizioni»

I testi approvati dalla Cop26 sono un «compromesso. Riflettono gli interessi, le condizioni, le contraddizioni e lo stato della volontà politica nel mondo oggi». Queste le parole del segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, sottolineando che gli accordi sono un passo importante ma la «collettiva volontà politica non è stata abbastanza per superare le profonde contraddizioni».


Wwf: «Finale deludente ma resta finestra su 1,5 gradi»

«Siamo venuti a Glasgow aspettandoci dai leader globali un accordo che prevedesse un cambio di passo nella velocità e nella portata dell’azione climatica. Anche se questo cambio di passo non è arrivato, e il testo concordato sia lontano dalla perfezione, ci stiamo muovendo nella giusta direzione». Con queste parole il Wwf ha commentato l’esito della Cop26. «I governi dovevano fare progressi per risolvere le grandi lacune. Glasgow è stato un punto di partenza e non di arrivo», ha detto Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del WWF Italia.

Greenpeace: «Accordo debole ma l’era del carbone è alla fine»

«È un accordo debole e manca di coraggio. L’obiettivo di limitare il riscaldamento globale entro la soglia di 1,5°C è appeso a un filo ma è stato dato un chiaro segnale: l’era del carbone è agli sgoccioli e questo è quello che conta». Questa la reazione di Greenpeace dopo la conclusione della Cop26 di Glasgow. «Si riconosce la necessità di tagliare in modo drastico le emissioni già in questo decennio, gli impegni sono stati però rimandati al prossimo anno», ha detto Jennifer Morgan, direttrice esecutiva di Greenpeace International che ha anche evidenziato quanto fondamentale sia stato il ruolo dei giovani attivisti: «Tutto quello che siamo riusciti a ottenere è stato solo grazie ai giovani, ai leader indigeni, agli attivisti e ai Paesi più esposti agli impatti della crisi climatica, che hanno strappato qualche impegno concesso a malincuore. Senza di loro, questi negoziati sarebbero stati un completo fallimento».

Kerry: «Questo è l’inizio di qualcosa, siamo più vicini a evitare il caos»

«Glasgow è un programma che ci indica cosa dobbiamo fare. Credeteci o meno ma è la prima volta che si nomina il carbone. Siamo più vicini che mai a evitare il caos climatico», ha affermato l’inviato americano per il clima, John Kerry. Questo è «l’inizio di qualcosa. Abbiamo sempre saputo che Glasgow non non era il traguardo».

Johnson: «Grande passo ma c’è ancora un enorme lavoro da fare»

Anche per Boris Johnson sono stati compiuti grandi passi in avanti nonostante resti ancora molto da fare. Il premier britannico si è detto soddisfatto per l’obiettivo di limitare il surriscaldamento terrestre entro il tetto di 1,5 gradi in più rispetto all’era preindustriale ma ha ammesso che c’è ancora «un enorme lavoro da fare nei prossimi anni». Bojo ha sottolineato anche che si tratta del primo accordo a sancire un impegno verso la riduzione del carbone. Poi ha reso omaggio «all’incredibile sforzo» del suo ministro Alok Sharma, presidente della CoP26.

Greta: «Il riassunto? Bla, bla, bla»

La Cop26 è stato un «bla, bla, bla». Così Greta Thunberg, dopo la votazione finale alla conferenza di Glasgow. «Il vero lavoro continua fuori da queste stanze. E non ci arrenderemo mai, mai», ha scritto l’attivista su Twitter.

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