La polemica sulla serie di Zerocalcare in romanesco «da sottotitolare». Arriva la risposta definitiva dell’autore

L’artista ha risposto ironicamente a chi ha accusato la sua serie di essere incomprensibile ai non romani

Strappare lungo i bordi è uscita da cinque giorni su Netflix e già ha sollevato le prime polemiche da social network. La serie tv di Zerocalcare, tutta doppiata da lui e tutta rigorosamente in romanesco, ha scatenato le lamentele di chi l’avrebbe voluta in un italiano più comprensibile anche a chi non vive nella Capitale. A difendere l’artista di Rebibbia ci ha pensato fin da subito la sua community di fan incalliti, ma a mettere il punto definitivo è intervenuto lo stesso Michele Rech (nome di battesimo del fumettista, ndr). In pieno stile Zerocalcare – e sulla filosofia di uno dei suoi personaggi di punta, Secco – ha risposto alle critiche con un: «Madonna regà, ma come ve va de ingarellavve su sta cosa».


Per i non romani: il verbo ingarellarsi, usato in un contesto non competitivo, prende la sfumatura di «entusiasmarsi eccessivamente per qualcosa». Anche in questo caso non sono mancate le traduzioni ironiche al post – alcune anche sbagliate, come chi ha azzardato un «concentrarvi».


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