Confessa il medico che fingeva di vaccinare i No vax in cerca del Green pass: «Non lo facevo per soldi»

Arrestato lo scorso 10 novembre, ha fornito nuovi dettagli sulle simulazioni, negando di aver preso compensi in cambio delle finte vaccinazioni

Il medico del ravennate che aveva simulato decine di vaccinazioni contro il Coronavirus ha dichiarato di non aver mai preso soldi in cambio. Mauro Passarini, 64 anni, originario di Bologna e operante a Marina di Ravenna, è stato arrestato dalla polizia il 10 novembre scorso con l’accusa di aver finto le inoculazioni del vaccino Pfizer a decine di pazienti No vax per far loro ottenere il Green pass. Attualmente si trova ai domiciliari. In udienza con il gip ha dichiarato che, degli oltre 290 pazienti ricevuti, ha simulato la vaccinazione a circa 40 persone venute apposta da fuori (da province come Belluno, Torino, Udine e Venezia). L’idea gli era venuta, per sua stessa ammissione, durante alcuni corsi di meditazione tenutisi a Padova, durante i quali gli erano stati presentati diversi No vax. Soldi, però nega di averne presi: nemmeno quei 1.555 euro trovati nelle sue tasche il 17 ottobre scorso, quando ci fu la prima perquisizione a seguito della seconda dose a una bimba portata di proposito al suo ambulatorio dal padre bellunese antivaccinista. Secondo quanto raccontato da Passarini, inoltre, dopo l’apertura dell’inchiesta alcuni dei No vax che avevano ricevuto due finte dosi erano andati da lui spaventati per chiedere una dose reale. A quel punto, il medico aveva usato le ultime fiale Pfizer ritirate dall’Ausl Romagna.


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