Il report preliminare della Fda: la pillola anti Covid Merck efficace contro le forme gravi. Ma c’è lo stop in gravidanza

Il rapporto preliminare della Food and Drug Administration anticipa i risultati delle analisi effettuate sulla pillola che potrebbe dare un contributo importante nella lotta al Covid

La Fda ha svelato il rapporto preliminare sulla pillola anti-Covid di Merck, Molnupiravir, che si è dimostrata efficace nel trattamento della malattia. La pillola, però, viene sconsigliata alle donne incinte visto che i potenziali benefici del farmaco non supererebbero i rischi per le pazienti in stato di gravidanza. Questo è ciò che emerge da un rapporto della Food and Drug Administration statunitense che servirà a dare una guida a un gruppo di esperti della FDA che, martedì 30 novembre, dovrà riunirsi per valutare, una volta per tutte, l’autorizzazione all’uso d’emergenza della pillola. Secondo gli analisti, la commercializzazione del Molnupiravir potrebbe dare un contributo importante nella lotta alla pandemia che ha messo in ginocchio tutto il mondo, cercando di prevenire almeno le forme più gravi della malattia. Nessuna donna in gravidanza è stata coinvolta negli studi clinici ma i test finora eseguiti su ratti e conigli gravidi hanno messo in evidenza tassi più elevati di sviluppo di feti sottopeso o malformati subito dopo l’assunzione del farmaco. Gli uomini arruolati negli studi di Merck, invece, hanno dovuto astenersi dai rapporti eterosessuali o comunque hanno accettato di usare la contraccezione. Notizia di ieri è che la pillola di Merck sarebbe efficace al 30 per cento negli adulti a rischio Covid da lieve a moderato, mentre negli studi preliminari si parlava del 50 per cento.


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