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La variante Omicron prevista per maggio 2022? La teoria del complotto del cronogramma delle varianti fino al 2023

29 Novembre 2021 - 05:53 David Puente
Una tabella con un presunto piano di lancio delle varianti attribuita, tra gli altri alla Fondazione Gates. Ma le date sono completamente sbagliate

Circola una tabella riportante un presunto piano di lancio delle varianti del virus Sars-Cov-2 da parte della Johns Hopkins University, del World Economic Forum, della Fondazione Bill & Melinda Gates, dell’Agenda 2030 e dell’OMS. La tabella non è recente, tuttavia viene condivisa a seguito della scoperta della nuova variante Omicron per sostenere una sorta di teoria del complotto. C’è un già un primo problema: secondo l’immagine doveva essere “lanciata” nel maggio 2022 e non nel novembre 2021.

Per chi ha fretta

  • L’immagine inizia a circolare nell’estate 2021, probabilmente dal Sudamerica.
  • Non esiste alcuna prova che dimostri la titolarità della tabella con le organizzazioni citate nell’immagine.
  • Le date dei presunti “lanci” delle varianti sono completamente sbagliate, soprattutto perché le prime risultano scoperte già nel 2020 e più volte classificate dall’OMS prima dell’utilizzo delle lettere greche e del lancio dell’immagine riportante la teoria del complotto.

Analisi

Ecco una versione pulita dell’immagine contenente la presunta tabella attribuita alle varie organizzazioni come l’OMS e la Fondazione Bill & Melinda Gates (abbiamo posto il timbro “fake” per evitare che venga usata ulteriormente dal nostro fact-checking):

Immagini simili, in alcuni casi degli scatti fotografici di uno schermo che ritraggono la tabella, vengono diffuse tramite i social per sostenere il presunto complotto ordito dalle organizzazioni per il lancio premeditato delle varianti del Sars-Cov-2 fino all’anno 2023. Ecco un esempio:

L’alfabeto greco per le varianti

Siamo a conoscenza delle varianti del Sars-Cov-2 dal 2020, ma i nomi venivano dati inizialmente a livello geografico e per facilitazione giornalistica (ad esempio “la variante inglese” o “la variante indiana”). Il 31 maggio 2021 l’OMS annuncia l’utilizzo dell’alfabeto greco per “etichettare” le varianti di interesse e di preoccupazione, ossia quelle che dobbiamo seguire con attenzione. Ecco la tabella delle varianti di preoccupazione aggiornata al 26 novembre 2021:

Nessuna fonte

L’immagine circola da mesi, la troviamo pubblicata l’otto luglio 2021 dall’account Twitter del Partido Union por la Republica, partito argentino negazionista della Pandemia Covid (edit: circa due ore prima era stato pubblicato un tweet dall’account ElReyWamba, attualmente sospeso).

Sebbene l’immagine circoli dall’estate 2021, ad oggi non viene fornita alcuna fonte che attesti la veridicità della tabella e del coinvolgimento delle organizzazioni citate. Infine, sempre fino ad oggi, chi la condivide non si rende conto degli errori contenuti nella stessa.

Edit: Il collega Brecht Castel ha pubblicato un video su come potrebbe essere stata creata l’immagine.

Ceppi o varianti?

Le organizzazioni citate nell’immagine utilizzano precise definizioni nel parlare di Sars-Cov-2. In questo caso, risulta strano che utilizzino sia la parola ceppo che variante nella colonna a sinistra della tabella («cepa/variante»), soprattutto quando non si tratta di sinonimi.

La variante mostra una serie di mutazioni rispetto al virus riscontrato per la prima volta in Cina. Per ceppo, invece, si intende per lo più un membro di una specie di virus. Ad esempio, il Sars-Cov-2 è un ceppo della famiglia dei Coronavirus.

Le date completamente sbagliate

L’immagine circola dall’estate 2021, ma seguendo la cronologia citata nella tabella si scopre che è completamente sbagliata. Ad esempio, la variante Delta viene prevista per il mese di giugno 2021 quando in realtà era stata scoperta nell’ottobre 2020 e classificata come variante di interesse il 4 aprile 2021, quasi un mese prima dall’annuncio della stessa organizzazione dell’utilizzo dell’alfabeto greco per la loro denominazione.

Seguendo l’ordine alfabetico, la variante Epsilon sarebbe dovuta apparire a luglio 2021. In realtà, questa è stata scoperta nel mese di marzo 2020 negli Stati Uniti e classificata come VOI (variante di interesse) il 5 marzo 2021. Seguendo l’ordine, lo stesso vale per Zeta, Eta, Theta, Iota e Kappa, tutte designate come varianti di interesse tra il 5 marzo e il 4 aprile 2021.

La tabella delle varianti di interesse sopra riportata risale a un salvataggio su Web.Archive.org del primo giugno 2021. Oggi la tabella è diversa, questo perché le varianti Epsilon (B.1.427/B.1.429), Zeta (P.2) e Theta (P.3) sono state “declassate” e non vengono monitorate. Rimangono monitorate (VUM), ma senza essere ritenute varianti di interesse, le restanti Kappa (B.1.617.1), Iota (B.1.526) ed Et (B.1.525).

Possiamo citare anche Lambda (C.37) e Mu (B.1.621), la prima scoperta in Perù nel dicembre 2020 (designata come VOI il 14 giugno 2021) e la seconda in Colombia nel gennaio 2021 (designata come VOI il 30 agosto 2021). Queste, secondo la tabella, dovevano essere lanciate nel 2022.

Conclusioni

Chiunque potrebbe creare un’immagine del genere con una tabella excel e incollare a lato i loghi di qualunque organizzazione. Oltre alla totale assenza di una fonte che confermi l’esistenza di un piano di lancio delle varianti del Sars-Cov-2, le date presenti nella tabella non corrispondono minimamente alle scoperte e alle assegnazioni dei nomi di quelle già note al pubblico da oltre un anno (ricordiamo che la Delta è stata scoperta nell’ottobre 2020).

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