Natale sotto controllo: vigili in bar e ristoranti, polizia nei bus. Dal Super Green pass alle mascherine, tutte le regole da rispettare

Tra regioni in giallo e curva epidemiologica sempre in salita, la circolare diffusa dal Viminale promette controlli serrati. «Pronti a misure ancora più rigide se i numeri dovessero peggiorare»

Sarà un Natale di controlli quello che tra poche settimane metterà ancora una volta alla prova il senso di responsabilità di milioni di italiani. Il Super Green pass avrà il ruolo di vigile sciogli traffico permettendo solo a vaccinati e a guariti dal virus di affollare (e neanche troppo) ristoranti e luoghi di svago. La curva dei contagi continua a salire con una crescita certo non vertiginosa come in Germania o in Francia ma costante, motivo per cui dal Viminale arriva la circolare sui controlli più stringenti su metro, bus, bar e ristoranti. Il colore giallo comincerà a colorare diverse regioni già dal prossimo lunedì 6 dicembre, con l’annunciato passaggio già dell’Alto Adige, in crisi per terapie intensive oltre la soglia consentita e di conseguenza per una stagione sciistica in forte rischio. Situazione simile in Friuli Venezia Giulia, regione già in giallo ma con tassi di occupazione ancora in salita al 15% per le rianimazioni e al 23% per i reparti ordinari. Il governo Draghi promette controlli serrati e se questo sarà vero, anche per Lombardia, Calabria, Lazio e Veneto il prossimo Natale potrebbe essere scandito da regole più strette. Le quattro regioni marciano verso la gialla con un totale di 24 milioni di italiani che potrebbero passare le feste con nuove misure.


Cosa si controllerà

Secondo le norme che attualmente regolano la zona gialla, gli abitanti delle regioni con la fascia più alta di rischio saranno obbligati a indossare la mascherina anche all’aperto. Shopping natalizio e passeggiate sotto le luminarie in centro saranno dunque controllate all’insegna del rispetto dell’obbligo di dispositivo anti Covid. L’altro fronte di restrizione saranno gli eventi pubblici. Con il passaggio in fascia gialla le capienze degli stadi si riducono dal 75% al 50%. Stessa cosa accadrà per i cinema, i teatri e le sale da concerto. Fino ai palazzetti dello sport in cui la percentuale di pubblico possibile si riduce al 35%. Tutti luoghi in cui bisognerà entrare esclusivamente con il Super Green pass e quindi con il certificato di avvenuta vaccinazione o guarigione dal virus. Niente tampone per andare a vedere il film di Natale al cinema o la partita della squadra del cuore allo stadio.


Nonostante questo il sistema di ingresso a numero limitato dovrà essere rispettato anche dai vaccinati, così come l’obbligo di mascherina al chiuso. Le linee guida delle Regioni aggiornate in base al decreto che ha appena introdotto il Super Green Pass evidenziano che con la campagna vaccinale appena in corso le indicazioni scientifiche internazionali non escludono che anche i vaccinati possono contagiarsi e per questo ribadisce l’obbligo della mascherina in tutti i luoghi al chiuso. Alla luce delle nuove decisioni il Viminale promette controlli rigidi. Una circolare del ministero degli Interni invita i Prefetti a pianificare le attività di polizia e agenti della municipale, coordinandosi con i comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica, e coinvolgendo così anche carabinieri e guardia di finanza.

«Si ribadisce l’esigenza che la Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri, con il necessario ausilio degli operatori di Polizia municipale indirizzino le rispettive attività prioritariamente nel settore del trasporto pubblico locale», si legge nel testo, «dove è considerato «decisivo» il contributo dei controllori delle aziende di trasporto. Tutto questo scongiurando possibili assembramenti». La ministra Luciana Lamorgese raccomanda poi «un’attenta pianificazione dei controlli da parte della municipale soprattutto gli esercizi pubblici e della ristorazione».

Gli unici luoghi dove il tampone sarà ancora valido

La circolare del Viminale precisa che si potrà partecipare a cerimonie religiose e feste matrimoniali anche con il solo tampone. Per queste occasioni di festa quindi il governo ha deciso di mantenere il Green pass “base”, tenendo il test antigenico o molecolare come una delle possibili opzioni per avere la Carta verde e poter così partecipare a matrimoni e cerimonie in generale.

Le categorie attenzionate dal 15 dicembre

A metà dicembre in Italia scatterà l’obbligo vaccinale per precise categorie di popolazione. A far compagnia agli operatori sanitari, già obbligati alla vaccinazione anti Covid, richiamo compreso, ci saranno tutti i docenti, i militari, la Polizia di Stato, gli amministrativi sanitari, gli operatori nel soccorso pubblico. Se al controllo del Green pass “base” non risulteranno immunizzati scatterà la sospensione dal lavoro senza stipendio. Sul fronte dei lavoratori, Confindustria ha chiesto poche ore fa l’estensione del Super Green pass, attualmente non valido per chi deve fare ingresso sul posto di lavoro. Il governo sembra per ora intenzionato a non accogliere la richiesta di ulteriore restrizione, visto che per i non vaccinati c’è già una sorta di lockdown dello svago.

Ma il governo è pronto a stringere ancora

Se nonostante i controlli, la curva dei contagi dovesse continuare a crescere, insieme a decessi e ricoveri, il governo si dice pronto a stringere ancora di più la cinghia. In tutta Italia potrebbero tornare le partite a porte chiuse, capienze limitate al 50% per i luoghi di svago e una nuova chiusura per le discoteche. Uno scenario che potrebbe verificarsi con il superamento della soglia dei 200 morti al giorno. Due giorni fa il bollettino nazionale ha registrato un dato sulle vittime che ha sfondato quota 100. E considerando che i decessi registrati oggi si riferiscono a quelli avvenuti all’incirca 15 giorni fa, quando i contagi erano più bassi di quelli attuali, intorno agli 8mila giornalieri contro i 15mila, la prospettiva è quella di una crescita progressiva. In ogni caso, almeno per ora, l’Italia continua a classificarsi tra i Paesi più protetti d’Europa. Nell’ultima cartina del Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc), tra tutte le Nazioni colorate di rosso e di arancione, solo Spagna e Italia si mantengono in giallo. «»

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