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Salvini: «Draghi al Quirinale? Resti a Palazzo Chigi. Se va via del doman non v’è certezza» – Il video

22 Dicembre 2021 - 21:27 Maria Pia Mazza
«Questo governo deve andare assolutamente avanti. È una maggioranza complessa da gestire? Sì. Draghi tiene insieme tutto questo, chiunque non sia Draghi avrebbe molta più difficoltà»

Draghi al Quirinale? Matteo Salvini ribadisce ancora una volta che è meglio che il premier resti a Palazzo Chigi alla guida dell’esecutivo perché, a suo dire, «se togli la casella più importante di questo governo, del doman non v’è certezza». Nel giorno in cui il presidente Draghi ha tenuto la conferenza stampa di fine anno e ha rimarcato che il governo «ha raggiunto i risultati» che si era preposto entro la fine dell’anno e che la possibile salita al Colle sarà «interamente responsabilità della politica», il leader del Carroccio ha dichiarato che «l’esecutivo ha ben lavorato, è guidato da una personalità autorevole come Draghi» e che dunque «deve poter andare avanti con questa squadra per il bene del Paese».

Secondo il leader leghista, oggi «il Paese sta attraversando mesi difficili, come già sta succedendo da tempo». «Parlo del costo delle materie prime, dell’energia, della terza ondata del Coronavirus, della terza dose», ha detto Salvini, e dunque: «Ogni incognita è un rischio e la stabilità è un valore aggiunto, in tempi difficili come questi». Per queste ragioni, secondo il segretario della Lega, «questo governo deve andare assolutamente avanti così com’è, con Draghi premier. Draghi è Draghi, l’autorevolezza di Draghi come presidente del Consiglio ce l’ha solo Draghi. Stiamo lavorando bene? Sì. È una maggioranza complessa da gestire? Sì. Draghi tiene insieme tutto questo, chiunque non sia Draghi avrebbe molta più difficoltà».

E riguardo l’ipotesi che il titolare del Mise, il leghista Giancarlo Giorgetti, possa diventare il nuovo premier nel caso in cui Draghi dovesse salire al Colle, Salvini risponde con nettezza: «Non fatemi commentare ipotesi di voi giornalisti, l’ha smentita anche Giorgetti». Ma cosa frulla, dunque, nella testa di Salvini e del centrodestra per la nomina del nuovo Capo dello Stato? «Se ne riparlerà a gennaio – dice Salvini – c’è più di un mese per ragionarci». E in ogni caso «il centrodestra è e sarà compatto sulla manovra, come sulle elezioni amministrative o del Quirinale». Ma qualche nome? Salvini glissa, ma assicura: «A me le idee non mancano».

Foto in copertina: ANSA / ANGELO CARCONI

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