Scuola, l’ipotesi del ministero sulla quarantena per elementari e medie: quando scatta l’isolamento per non vaccinati e immuni

L’obiettivo di evitare la didattica a distanza anche per il ritorno in classe di gennaio 2022 sembrerebbe essere confermata dalle nuove norme al vaglio dell’esecutivo

Il record di contagi da Covid-19 e i timori di ulteriori picchi nelle settimane che verranno riversano non poche preoccupazioni anche sul rientro a scuola di gennaio 2022. Con un virus ormai ampiamente diffuso anche nell’età pediatrica e una stagione invernale ancora nel pieno, c’è chi spinge per un ritorno in classe solo tramite didattica a distanza e per una proroga delle lezioni in presenza a periodi più favorevoli in termini di temperature e contagi. Ma ora dal governo arrivano nuove ipotesi sulle regole di isolamento che gli studenti saranno chiamati a rispettare, con l’obiettivo di garantire la grande maggioranza delle lezioni in presenza. Per le scuole primarie e secondarie al momento l’idea sarebbe quella di prevedere, nel caso di due studenti risultati positivi in una classe, l’autosorveglianza per i ragazzi vaccinati, e la quarantena solo per gli studenti non immunizzati contro il virus.


Un’ipotesi che farebbe da specchio agli ultimi cambiamenti in termini di quarantena per i vaccinati che il governo Draghi ha deciso per tutta la popolazione. Secondo le norme attualmente in vigore per elementari e prima media invece tutti gli under 12 che facciano parte di una classe con due positivi verificati sono chiamati a isolarsi in una quarantena di 10 giorni. «A tutt’oggi la scuola è l’ambiente più tutelato. I contagi sono sotto controllo, il tasso di vaccinazioni è molto alto, tra i ragazzi tra i 16 e i 19 anni oltre l’85%», ha detto pochi giorni fa il ministro dell’Istruzione Bianchi, sottolineando come un rientro in didattica a distanza non sia in alcun modo tra i piani previsti dal governo per docenti e studenti. «Dopo le vacanze, si torna in presenza», ha continuato, abbiamo assunto la responsabilità di tornare in presenza e questa è la chiave di volta di questo governo».


Un piano di ritorno in sicurezza che punterà prima di tutto su un’azione di screening a tappeto. «Ogni Regione metterà a punto un dispositivo e grazie alla grande disponibilità del ministro alla Difesa Guerini avremo il supporto dei team e dei laboratori militari», ha spiegato anche il commissario per l’emergenza Figliuolo. «Prima della pausa natalizia il personale militare ha effettuato oltre 18 mila tamponi in 470 istituti scolastici». E ha aggiunto: «Il governo ha stanziato 5 milioni di euro che saranno impiegati per l’acquisto di mascherine Ffp2 da distribuire a chi svolge attività scolastiche e didattiche a favore dell’infanzia e a chi è a contatto con alunni esonerati dall’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie».

Intanto le regioni continuano a lavorare per un rientro a scuola il più possibile sicuro da cluster e contagi. Tra le ultime iniziative quella dell’Umbria: in vista della riapertura degli istituti scolastici verranno garantiti tamponi gratis per tutti gli studenti fino ai 18 anni. «Il costo dei test sarà a carico dell’Amministrazione regionale», ha annunciato la presidente di Regione Donatella Tesei.

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