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La previsione dello studio Usa sull’ondata contagi in Italia: «Così a metà febbraio rischia almeno 500 morti al giorno»

06 Gennaio 2022 - 09:22 Redazione
dati agenas terapie intensive aree mediche
dati agenas terapie intensive aree mediche
Al momento i morti legati al Covid sono già oltre 200 al giorno. Nell'ultima rilevazione 231 e in quella precedente è stato registrato il record di 259 morti. Tra i malati gravi in terapia intensiva si contano 1.428 pazienti

Proiezioni allarmanti arrivano dagli Stati Uniti sull’andamento della pandemia in Italia. Secondo l’Institute for Health Metrics and Evaluation, il nostro Paese raggiungerà a metà febbraio il suo picco di morti legati al Covid in questa quarta ondata. Le stime dell’istituto americano prevedono fra 30 giorni tra i 343 a 576 decessi al giorno in Italia. Il numero è chiaramente soggetto a una serie di varianti legate ai comportamenti della collettività (come il corretto uso della mascherina chirurgica o Ffp2 o il sottoporsi al vaccino) e alla severità della nuova variante Omicron che, come noto, sta facendo registrare rapidamente impennate di contagi mai viste in tutto il mondo. Attualmente i morti legati al Covid sono già oltre 200 al giorno. Per l’esattezza, nell’ultima rilevazione (5 gennaio) il dato è pari a 231 vittime legate al Covid e in quella precedente (4 gennaio) è stato registrato il record di 259 morti. Ma secondo l’Ihme – centro di ricerca indipendente sulla sanità globale dell’università di Washington finanziato dalla fondazione di Bill Gates – per vedere il picco di questo andamento bisognerà aspettare la metà di febbraio. Oltre al numero dei morti, raddoppiato nel giro di poco, anche i contagi segnano ogni giorno un nuovo record: l’ultimo bollettino ne conta 189.109, il penultimo 170.844. La cifra degli attualmente positivi corre ogni giorno e ormai arriva a sfiorare il milione e mezzo di casi. Mentre in terapia intensiva, tra i malati Covid più gravi con un’altissima percentuale di scettici o No vax che rischiano di morire, ci sono al momento 1.428 pazienti.

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