Omicron contagerà tutti o quasi. L’Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato che oltre il 50% degli europei potrebbe essere contagiato dalla nuova variante Covid nelle prossime sei-otto settimane. Mentre secondo Anthony Fauci, immunologo e consigliere per la pandemia per Biden, «Omicron alla fine troverà quasi tutti» grazie al suo grado di trasmissibilità senza precedenti. Ma, spiega oggi l’immunologo e membro del Comitato Tecnico Scientifico Sergio Abrignani al Corriere della Sera, per i vaccinati sarà come l’influenza. Che comunque, avverte Abrignani, «infetta ogni inverno milioni di persone, è letale in circa lo 0,1% (1 per 1000) dei casi ed è pericolosa soprattutto per gli ultra 70enni con patologie croniche importanti».
E questa è la differenza fondamentale con SARS-CoV-2: «Fino alla primavera del 2021, prima dell’uso estensivo dei vaccini, il Covid in Italia era letale nel 2-3% dei casi, avevamo al picco ogni giorno 30-40 mila infezioni e 700-900 morti. Il 12 gennaio, con circa il 94% della popolazione ultra 60enne vaccinata con almeno due dosi e molti con tre, e con la variante Omicron che ha preso il sopravvento, la media settimanale è di 172.500 casi e 216 morti al giorno, quindi una letalità dello 0,12%». Ma in ogni caso non ci sono abbastanza dati: «Come numero assoluto i pazienti colpiti da Omicron sono tanti di più perché questa variante è molto, molto più trasmissibile di Delta, ma sembrerebbe che sia causa di una malattia meno aggressiva. Non possiamo dare la risposta definiva in quanto i dati sono preliminari».
In ogni caso con Omicron è possibile la strategia del contenimento: «Anche Spagna, Portogallo e la Gran Bretagna stanno andando verso questa direzione. Molti Paesi, chi più chi meno, stanno razionalizzando la possibilità di un ritorno a una nuova normalità di vita con meno restrizioni e un certo numero “accettabile” di morti. Siamo pronti in Italia, dopo il picco atteso per fine gennaio (quando la curva dei contagi dovrebbe scendere) a tollerare 3-4 mila decessi per Covid al mese per 4-5 mesi l’anno in cambio di una vita di nuovo “normale”?».
Leggi anche:
- No! L’Ema non ammette che il richiamo causi la sindrome da immunodeficienza acquisita da vaccino (Vaids)
- I numeri in chiaro, Pregliasco: «Altre due settimane di decessi in salita. Omicron dominante? È una buona notizia» – L’intervista
- Abrignani (Cts): «Il picco dei contagi è alle spalle, il virus endemico per i vaccinati sarà come l’influenza»
- Abrignani (Cts): «Quarta dose? No, ma un nuovo vaccino annuale contro Omicron è possibile»
- Il Green pass non servirà più? Abrignani (Cts) frena: «Il virus non scomparirà: in autunno chi non è vaccinato non dovrebbe stare tranquillo»
- Abrignani (Cts): «Covid, vi spiego perché i positivi tornano ad aumentare»
- Abrignani (Cts): «Ottomila morti tra i No vax tra gennaio e febbraio: si potevano evitare»
- Abrignani (Cts): «Oggi il virus è come l’influenza. Vaccinati giovani e anziani in buona salute non muoiono più»
- Abrignani (Cts): «In un mese avremo 2.500 morti tra i No vax: sono decessi evitabili»
- Quarantene ridotte? Abrignani (Cts): «Decisione da non temere. Non siamo noi a cambiare idea, è il virus che muta» – L’intervista
- Abrignani (Cts): «Senza obbligo vaccinale non usciremo più dalla pandemia»
- L’immunologo Abrignani: «La terza dose a tutti? Così l’immunizzazione può durare cinque o dieci anni»